Monitoraggio costante da parte degli esperti e piccoli accorgimenti quotidiani da parte dei singoli cittadini. Comincia così la lotta contro la zanzara tigre che quest'anno a Firenze e in tutta la Toscana rappresenta davvero un'emergenza. "E' importante - ha detto l'assessore all'ambiente e allaVincenzo Bugliani- cominciare a fronteggiare seriamente questo problema che affligge tanti cittadini. E' anche necessario fare chiarezza e dare risposte chiare, togliendo di mezzo tutti gli equivoci come per esempio quello che i focolai della zanzara tigre si trovano nel Terzolle e nel Mugnone".
Chiarimenti e istruzioni sul da farsi arrivano dall'entomologo Antonio Belcari della Facoltà di agraria che insieme all'Università, alla Asl e all'assessorato all'ambiente del Comune sta lavorando per studiare il fenomeno e dare supporto ai cittadini. In base alla trappole (circa 100) sparse in città, si è visto che la zanzara tigre è presente in circa l'84% del territorio. "Si tratta di una situazione di emergenza - ha detto Belcari- alla quale non è facile far fronte". La zanzara tigre (Aedes albopictus) si è moltiplicata velocemente nell'ultimo anno.
Fino all'anno scorso colonizzava a macchia di leopardo alcuni settori della città, quelli più freschi e ombrosi e soprattutto il quartiere 4 e 5. Da quest'anno non è più così. La zanzara è presente un po' ovunque dove ci sia acqua, verde e soprattutto pareti o superfici rigide perché è lì che depone le uova, anche a centinaia. E' arrivata in Italia dall'Oriente nel 1990 con il commercio dei copertoni vecchi e ha trovato velocemente un habitat favorevole. "Gli interventi volti all'abbattimento delle zanzare non sono facili - ha spiegato il professore- .
Le disinfestazioni si possono fare, ma solo con la Delta Fenotrina, un prodotto innocuo anche per le altre specie di animali, per le piante e per gli uomini". La disinfestazione comunque non risolve il problema. " Bisogna intervenire contro le larve - ha aggiunto Bugliani- e per questo serve la collaborazione dei cittadini che possono contribuire a far diminuire le occasioni di deposizione delle uova, eliminando i microfocolai riproduttivi". Contro le larve funziona il Bacillus Thuringensis varietà israeliensis innocuo e di facile reperibilità, da mettere nei ristagni d'acqua.
Fra i consigli: evitare sempre la formazione di raccolte d'acqua, per esempio nei sottovasi, nelle cantine, negli intercapedini; non lasciare in giro catini; installare zanzariere alle finestre; pulire i tombini privati; non lasciare copertoni all'aperto perché riempiendosi d'acqua rappresentano il luogo ideale per lo sviluppo dei piccoli insetti.(mr)