"Le zanzare stanno diventando un vero problema soprattutto nella zona dei due corsi d'acqua minori che attraversano Firenze, ovvero Mugnone e Terzolle. L'iter che il Comune ha deciso di seguire per la disinfestazione è quantomeno cervellotico tanto da arrivare ad affermare, paradossalmente, che la disinfestazione sul Mugnone non serve perché le zanzare non esistono". E' quanto sostiene il consigliere comunale di Azione per Firenze, Gabriele Toccafondi, spiegando che "un folto gruppo di residenti della zona del Mugnone mi ha raccontato la disavventura trascorsa in queste settimane".
Toccafondi aggiunge, dunque, che "a quanto sembra, l'iter per far partire una disinfestazione prende avvio dal numero di telefonate che gli uffici comunali ricevono: solo dopo il raggiungimento di un certo numero di telefonate, due esperti esterni dell'Università e della Asl, procedono a una verifica e a un sopralluogo". "Se dal sopralluogo gli esperti decidono che le zanzare non ci sono tutto si ferma - continua Toccafondi - . E' quanto è accaduto per la disinfestazione richiesta dai cittadini della zona del Mugnone.
Il sopralluogo avrebbe, infatti, indicato che lì non c'erano tante zanzare da richiedere una nuova disinfestazione". La vicenda, commenta Toccafondi, "è una cosa difficile da credere, soprattutto se pensiamo che una delle poche raccomandazioni contro le zanzare è quella di non tenere acqua stagnante nelle terrazze, perché facilita la riproduzione delle zanzare: che cosa sono, dunque, in questo periodo, il Mugnone e il Terzolle se non immense distese di acqua stagnante?". Secondo Toccafondi l'unica soluzione è quella di "invitare l'assessore all'ambiente Vincenzo Bugliani e gli esperti che effettuano i sopralluoghi ad una cena in riva al Mugnone al calare del sole, con la precisa richiesta di presentarsi in pantaloni corti e senza insetticida, tanto le zanzare non ci sono".
(mr)