Il 6 settembre prossimo Turandot, l’opera incompiuta di Giacomo Puccini, sarà in scena in piazza del Campo, dove sarà predisposto un palco coperto su cui sarà montato il tradizionale allestimento reduce dal successo torrelaghese. E Piazza del Campo, come ha ricordato il Sindaco di Siena Maurizio Cenni, questa mattina 22 agosto nella conferenza stampa di presentazione a Siena, sarà ancora una volta un vero e proprio teatro a cielo aperto per ospitare questo grande evento gratuito grazie all’intervento della Banca Monte dei Paschi spa e della Fondazione Monte dei Paschi.
Un evento che ben si concilia con le passioni, la vita sociale e la tradizione di Piazza del Campo.
L’evento è reso possibile dalla collaborazione tra il Comune di Siena e di Comune di Viareggio nell’ambito di una collaborazione artistico-musicale che i due comuni stanno predisponendo da circa un anno e che vuole porre in relazione tra di loro due città toscane che hanno nella qualità in ambito turistico e culturale il proprio obiettivo di intervento.
Durante la conferenza stampa Antonio Vigni, Vice direttore generale della Banca Monte dei Paschi spa, ha ribadito l’attenzione per i territori e per le realtà locali, tema centrale per la banca.
Giuseppe Mussari, Presidente della Fondazione Monte dei Paschi, ha ricordato l’eccellente qualità culturale e l’apporto di questi eventi nei confronti della comunità e del territorio di riferimento. Manrico Nicolai, presidente della Fondazione Festival Pucciniano, si è detto soddisfatto di proporre questa opera a Siena che esprime le eccellenze della terra Toscana. Franco Pulzone, assessore al Turismo del Comune di Viareggio, si è detto orgoglioso di partecipare come amministrazione a questo lavoro comune, con l’auspicio che si proietti nel futuro.
L’allestimento dell’opera, come ha spiegato durante la conferenza stamoa Alberto Veronesi, direttore d’orchestra e direttore artistico e musicale della Fondazione Festival Pucciniano, sarà tradizionale, basato sull’interpretazione italiana, mediterranea di Turandot dove il colore rappresenta un potente mezzo espressivo attraverso il quale seguire i protagonisti e sottolineare le emozioni dei vari personaggi. Turandot nell’allestimento prodotto dal Festival Puccini di Torre del Lago, già esportato in Spagna e a Messina, ha le scene, regia e costumi di Roberto Laganà Manoli, un allestimento dominato dal rosso della città proibita, di grande suggestione.
Protagonista dell’incompiuta pucciniana, nel ruolo del titolo, il soprano Paola Romanò, beniamina del pubblico torrelaghese e non solo. Paola Romanò ha debuttato il ruolo di Turandot al Liceu di Barcellona e ne è stata interprete di successo nei maggiori teatri del mondo.
Nel ruolo di Calaf grande tenore toscano Lando Bartolini acclamato interprete dei ruoli pucciniani nei maggiori teatri del mondo, partendo da La Scala di Milano e da L’Arena di Verona per poi proseguire con l’Opera di Parigi, Lo Staatssoper di Vienna, Covent Garden di Londra, Metropolitan di New York, L’Opera di Roma, Caracolla, San Carlo di Napoli, Comunale di Firenze, Washington Opera, San Francisco Opera, dove la sua voce di tenore drammatico lo fa particolarmente adatto ai ruoli come Radames in Aida, Manrico in Trovatore, Mario Cavaradossi in Tosca, Don Alvaro ne La Forza del destino, Calaf in Turandot, Andrea Chenier, Manon Lescaut, Don Carlo.
Sul podio Alberto Veronesi che, della rassegna pucciniania, è il direttore artistico.
Per questo inedito allestimento saranno impegnati circa 280 tra artisti, musicisti e tecnici.
La produzione sarà interamente curata dalla Fondazione Festival Pucciniano.