“Acqua, foco e vento, tre cose da far spavento” dal 3 al 23 agosto un affascinante viaggio musicale sulle note dei migliori gruppi della world music internazionale. Una iniziativa dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Pistoia. Itinerari Musicali Sentieri Acustici 2003 si svolge sotto il Patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea.
Commissionato dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Pistoia, "Acqua, foco e vento" è un progetto "d’autore", nel quale più che la preoccupazione della correttezza filologica, emerge il desiderio di un’originale rilettura del repertorio della montagna pistoiese e toscano in generale, attraverso una reinterpretazione assolutamente personale e contemporanea.
Riccardo Tesi, compositore, strumentista, ricercatore che affianca agli impegni con il gruppo Banditaliana collaborazioni di grande prestigio come quella col malgascio Justin Valì, con la cantante sarda Elena Ledda, con l'arpista Vincenzo Zitello, con il jazz partenopeo di Maria Pia de Vito, col chitarrista flat-picking Beppe Gambetta, con l'etnojazz di Daniele Sepe, fino alla grande canzone d'autore italiana con Ivano Fossati, Fabrizio de Andrè, Ornella Vanoni, Gianmaria Testa, Giorgio Gaber, in questo lavoro si fa un po’ indietro come organettista per indossare i panni di coordinatore e direttore, lasciando il ruolo principale alla voce di Maurizio Geri, il più profondo depositario di questo patrimonio.
Maurizio inizia giovanissimo come componente del Collettivo Folcloristico Montano dove apprende le tecniche ed il repertorio del canto tradizionale della montagna pistoiese. Continua ad approfondire la conoscenza della musica toscana con Caterina Bueno, con la quale collabora per molti anni. Nel 1992 partecipa alla fondazione di Banditaliana. Nel 1995 partecipa alla produzione Un Ballo Liscio. Nel 1998 registra con Mauro Palmas, Elena Ledda, Gabriele Mirabassi ed altri il disco dello spettacolo "A volte ritornano"; recentemente lavora con l’attrice e cantante Maria Cassi.
In Acqua, foco e vento la selezione dei brani mira a raccontare il mondo sonoro tradizionale, la storia e le vicende del popolo pistoiese, dalla montagna alla pianura, con aperture verso altre aree della Toscana come il senese e il grossetano, ma anche alla Corsica, che i pistoiesi conobbero attraverso il viaggio da carbonai e da pastori, durante la transumanza.
Il repertorio è costituito da canti di lavoro, ottave rime, canti di questua, ballate, ninne nanne, canti cumulativi tratti dalla tradizione integrati da composizioni personali. I musicisti che compongono l’organico, all stars della musica etnica nazionale, conferiscono un sapore unico allo spettacolo, che alcuni hanno già definito la migliore produzione di world music italiana degli ultimi anni.