Dopo quasi tre mesi dalla firma della bozza di accordo tra alcune associazioni di consumatori ed il Monte dei Paschi di Siena, la settimana scorsa si e' tenuta la prima riunione della commissione di conciliazione. La commissione ha affrontato 17 casi, 10 dei quali sono stati rimborsati mediamente per il 90% del capitale investito.
Questa commissione avvalora l'ipotesi che il prodotto sia valido tecnicamente e legalmente e che i soli errori commessi dalla banca siano avvenuti in fase di vendita e non di progettazione del prodotto.
Ma il governatore della Banca d'Italia, Antonio Fazio, in Parlamento (il 24 Luglio 2003 in audizione davanti alla V Commissione riunita) non ha potuto far a meno di dire che il comportamento del'MPS e' stato un "tipico comportamento elusivo" e che il fatto di riunire 4 prodotti che non avevano bisogno di specifica autorizzazione in un prodotto come il 4You ha "violato l'etica".
L'Aduc di Firenze, Associazione per i diritti degli utenti e consumatori, ha organizzato un servizio legale che assiste chi desideri far causa ad una delle banche collocatrici di questi prodotti, al fine di far dichiarare dal giudice la nullita' dei contratti condannando la banca alla restituzione di tutte le somme prelevate, maggiorate degli interessi e delle spese.
Nel frattempo, in tutta Italia sono stati annullati decine di contratti con il rimborso del 100% del capitale versato: ne' piu' ne' meno di quanto fanno nella commissione di conciliazione, con la differenza che il MPS in quella commissione rimborsa le spese delle associazioni che presenziano alle riunioni, ed e' la stessa banca che impone tempi ed argomenti, nonche' la segretezza degli incontri.
"La banca -afferma Alessandro Pedone, consulente Aduc per gli investimenti finanziari- dovrebbe comprendere che l'unica transazione individuale possibile e' quella che vede l'annullamento del contratto con la restituzione totale di quanto versato.
Questo perche' e' il prodotto in se' che non e' valido, ne' legalmente ne' tecnicamente.
La soluzione migliore per tutti, come abbiamo sempre sostenuto, sarebbe un accordo per la generalita' dei prodotti sottoscritti. Ma il Monte dei Paschi di Siena sembra non sentire da questo orecchio".