Novità per il lavoro e il collocamento in Toscana. Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una proposta di legge, che apporta alcune modifiche al testo unico della normativa della Regione Toscana in materia di educazione, istruzione, formazione professionale e lavoro. Le variazioni nascono dal trasferimento alle Regioni e alle Province di funzioni in materia di politica del lavoro e del collocamento. Alle Regioni spetta in particolare la revisione e razionalizzazione delle procedure di collocamento, uniformi in materia di accertamento dello stato di disoccupazione.
Con la proposta di legge vengono introdotti dei criteri generali per avvicinare la domanda e l’offerta di lavoro, che successivamente saranno normati da un regolamento della Giunta. Inoltre viene disciplinato il collocamento nelle pubbliche amministrazioni: le assunzioni per alcune categorie di personale possono avvenire tramite selezioni organizzate dallo stesso ente, oltre attraverso richiesta di avviamento a selezione ai servizi per l’impiego territorialmente competenti. Poi verrà messa in cantiere una revisione delle liste di disoccupazione ogni sei mesi.
Anna Annunziata (Democratici di sinistra), presentando l’atto in aula, si è soffermata sulla razionalizzazione e semplificazione – su tutto il territorio regionale - delle procedure di incontro tra domanda ed offerta di lavoro, nonché sulla trasparenza dell’attività amministrativa dei servizi pubblici per l’impiego “in una materia che incide sui diritti e gli interessi dei cittadini”. Voto favorevole anche dalla Casa delle Libertà, per una legge, ha specificato Roberto Caverni (Forza Italia), che recepisce un decreto legislativo ed è un mero adempimento formale.