Titta Nesti ha iniziato a studiare canto ed improvvisazione jazz sotto la guida di Tiziana Ghiglioni e successivamente con Alessandro Di Puccio, Roberta Davis (durante gli stages della Berklee School nell’ambito di Umbria Jazz), Fabrizia Barresi, Mark Murphy e Michele Hendricks. Ha partecipato a numerosi festivals italiani avvalendosi della collaborazione di musicisti tra i quali Mauro Grossi, Paolo Birro, Fulvio Sisti, Nicola Stilo, Luca Flores, Leonardo Pieri, Andrea Melani, Franco Nesti, Nico Gori e Sandro Gibellini.
Ha fatto parte della New Project Jazz Orchestra di Trento con la quale, nei cinque anni di attività concertistica, si è esibita con Renato Geremia, Bruno De Filippi, Andrea Braido, Rudy Migliardi e Lee Konitz. Dal 1990 collabora con il coro Jubilee Shouters diretto da Gianna Grazzini.
Franco Santarnecchi nasce in una famiglia di musicisti ed inizia a suonare come primo strumento la batteria, passando poi al basso ed infine al pianoforte e alle tastiere ai quali si dedica sviluppando una grande capacità nell’uso e nella sperimentazione di nuove timbriche e nell’utilizzo del campionatore, del sequencer e del vocoder.
Collabora alla realizzazione e all’arrangiamento di un cd con il cantautore Ezio Nannipieri per il quale riceve il premio Recanati nel 1990 e viene chiamato a partecipare al Premio Tenco nel 1992. Si dedica con grande impegno alla composizione; suoi infatti, sono buona parte dei brani proposti dal progetto Totem in cui la tradizione jazzistica si fonde con ritmi e melodie di altre culture come quella africana, araba e indiana. Sono da segnalare numerose partecipazioni a festivals italiani e collaborazioni , che in alcuni casi si sono concretizzate in incisioni, con musicisti come Ares Tavolazzi, Karl Potter, Pietro Tonolo, Sandro Satta, Piero Borri, Cheryl Porter, Linda Wesley e Tiziana Ghiglioni.
Il duo presenta un repertorio misto composto da standards del jazz (Gershwin, Monk, Parker, Porter, Davis, etc..) e composizioni di autori latino-brasiliani (Veloso, Jobim, Buarque De Hollanda, Lobo, Hernandez, etc..), oltre a pezzi originali che prevedono l’uso di effetti e timbriche particolari (come il loop sampler ed il vocoder). La ricerca del comunicare in musica, nell’interplay tra i due musicisti, si pone come punto di partenza nella proposta di questa formazione, così come l’importanza data all’aspetto improvvisativo e timbrico.