Enzo Monteleone , già sceneggiatore di Hotel Colonial, Kamikazen,, Marrakech Express, Mediterraneo; Puerto Escondido, Il prete bello, Dispara! e Bonus Malus , ha esordito come regista nel 1994 con “La vera vita di Antonio H.”, biografia d'attore, (ispirata a quella reale del protagonista, Alessandro Haber), che era una riflessione sul cinema e l’ossessione. Dopo la Storia di Horst Fantazzini,(1999) un bandito filosofo, che tra gli anni Sessanta e Settanta ha riempito le cronache, il regista affronta , adesso con .
“El Alamein - La linea del fuoco”, il film bellico. Un genere che il regista veneto interpreta non sul versante della spettacolarizzazione dei combattimenti e della morte , ma in quella linea rosselliniana che lo induce a narrare la storia di individui qualunque alle prese di eventi più grandi di loro. Un’opera dai toni quasi intimistici, che può per certi versi ricordare le atmosfere di “Paisà” e che si pone come uno dei migliori risultati del nostro cinema .
Enzo Monteleone incontrerà il pubblico domani alle 21,30 , in occasione della proiezione del film all’arena di Villa Vittoria.
Prato – Responsabilità e determinazione, tradizione e innovazione, incertezza e decisione. Misurandosi tra questi parametri mobili fatti di concretezze, carattere, professionalità e stati d’animo, il manager gioca come sempre il proprio destino e quello altrui. Si tratta di cogliere l’attimo fuggente, di indovinare la mossa più opportuna, nel momento adatto e con spirito adeguato.
Si impara a essere manager? Ovvio che sì. Si impara soprattutto dagli esempi.
L’associazione culturale Pratofutura con il Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale di esempi ne presenta quattro, un poker di film e di dibattiti ideato per riflettere sul mestiere del capitano d’impresa con l’aiuto delle suggestioni offerte dal cinema.
Movie & Management (sottotitolo: Il cinema fra sogno e formazione) approda alla seconda edizione con un programma presentato oggi a Prato dal presidente del Gruppo Giovani Imprenditori, Nicola Albini, dal presidente di Pratofutura, Foresto Guarducci, dal direttore dell’Unione Industriale Pratese, Aldo Gioli, dalla coordinatrice di Pratofutura, Daniela Toccafondi, dal presidente della Camera di Commercio, Luca Rinfreschi, e dal vicesindaco Antonello Giacomelli, dal presidente della Camera di Commercio, Luca Rinfreschi, dal vicesindaco Antonello Giacomelli.
Il comune collabora infatti all’iniziativa insieme al Polo universitario e alla Camera di Commercio.
Appuntamento dal 9 al 30 luglio, tutti i mercoledì, ore 21, al Castello dell’Imperatore (Piazza delle Carceri) cortesemente concesso dall’amministrazione comunale (per prenotazioni: Pratofutura, Fax. 0574.582931, e.mail: pratofutura@ui.prato.it).
Le quattro serate sono appunto a tema: Responsabilità e Determinazione, Tradizione e Innovazione, Incertezza e Decisione, passando per Moda e Cinema. “Argomenti”, hanno ricordato Guarducci e Albini, “che spiegano da soli l’universo culturale, emotivo (ed economico) entro il quale si muove il mondo dell’impresa in generale e quella pratese in particolare”.
Tra i protagonisti, registi, giornalisti, docenti, manager.
Debutto il 9 luglio con il bel film di Riccardo Milani, Il posto dell’anima, presentato da Severino Salvemini, presidente della Scuola di direzione aziendale della Bocconi, del CRORA (Centro di ricerca sull’organizzazione aziendale) e consigliere della biennale di Venezia. Il 16 luglio di scena Sotto gli occhi di tutti, di Nello Correale, in preview per la Toscana. Presenta film e autore Gianni Canova, docente di storia del cinema italiano e direttore della rivista Duel.
Il 23 luglio, Prêt á porter di Robert Altmann offre lo spunto per affrontare il tema della moda caro a Prato.
Protagonisti del dibattito il giornalista e critico Italo Moscati, il presidente del consiglio di amministrazione di Pitti Immagine, Raffaello Napoleone, e Phillip Taylor, direttore del Polimoda di Firenze. Infine il 30 luglio Giampiero Nigro, preside della Facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Firenze, presenta il recente film di Ferzan Ozpetek La finestra di fronte, e ne discute con lo scrittore Sandro Veronesi e con il regista Edoardo Nesi.
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