I sogni, i desideri e le aspirazioni sono gli elementi vitali che, per similitudine o per diversità, accomunano gli esseri umani e li rendono uguali nonostante le loro differenze culturali e religiose. E' a questa riflessione che si ispira il convegno "Oltre i bisogni: sogni e desideri dei migranti" che si terrà venerdì prossimo, 4 luglio, nel Salone de' Dugento di Palazzo Vecchio, a partire dalle ore 15. L'incontro è organizzato dall'assessorato all'immigrazione insieme alla Comunità islamica di Firenze e, di fronte a tante iniziative sui 'bisogni' dei cittadini stranieri, si caratterizza per l'attenzione che dedica ai sogni, alla progettualità che sta dietro alla scelta dell'immigrazione.
"Lavorare nel campo dell'immigrazione - dice l'assessore all'immigrazione Marzia Monciatti - significa, prima di tutto, non dimenticare mai di avere a che fare con persone, tutte intere, con bisogni non solo primari, ma anche con sogni, desideri, progetti. E' il nostro modo, continuo e quotidiano, di reagire a chi considera le persone di altre parti del mondo come 'braccia' da usare e gettare via quando non servono più". "L'idea di un incontro imperniato sui sogni e desideri dei migranti è nata dalla necessità di cogliere una espressione molto cara all'assessore Monciatti - sottolinea Mohamed Badaoui incaricato delle politiche socio-culturali della Comunità islamica di Firenze -.
Il sentimento, espresso in un momento difficile per i migranti al riguardo dei diritti fondamentali dell'essere, vivere e lavorare con dignità, richiede attenzione perché carico di una grande sensibilità: si tratta dei desideri dell'altro, dei migranti". Guardare al migrante come a una persona e non come a un 'oggetto' sarà lo spunto di base del convegno, coordinato dall'assessore Monciatti, che si articolerà in una serie di interventi dall'introduzione di Mohamed Badaoui alle relazioni di Hamza Piccardo, Franco Cardini, Giulio Ponticelli, Giorgio Pizzaiolo per concludersi con la lettura di alcune poesie da parte di Caterina Trombetti.
(vp)