"La nostra città forse non si rende ben conto quale eccezionale ricchezza, unica al mondo, costituisca il Gabinetto Vieusseux. Ed oggi sono veramente contento che si stia portando a compimento questo lavoro di grande importanza per sostenere e sviluppare la presenza della cultura a Firenze". Il sindaco Leonardo Domenici commenta con soddisfazione la presentazione dei lavori alla sede e della "messa in rete" informatica dell'archivio contemporaneo del Vieusseux "Alessandro Bonsanti", presenti il presidente dell'Istituto Marcello Fazzini, il direttore Giovanni Gozzini e gli assessori alla cultura Simone Siliani, al patrimonio Tea Albini e ai lavori pubblici Paolo Coggiola.
L'archivio ha sede in Palazzo Corsini Suarez, edificio di proprietà comunale dato in comodato gratuito all'Istituto Vieusseux, e raccoglie manoscritti, corrispondenza, biblioteche private, fondi di circa 130 nominativi di scrittori ed autori non solo fiorentini e toscani, per un totale di 500mila documenti originali e 50mila volumi: costituisce il maggior patrimonio documentale relativo alla letteratura italiana, da Pasolini a Ungaretti, da Pratolini a Betocchi, da Gadda a Tozzi. L'edificio è stato restaurato dall'amministrazione comunale con una spesa di circa mezzo milione di euro; ora cominceranno i lavori per il recupero dei sotterranei, dove troveranno posto un ulteriore km.
e mezzo di volumi, per una spesa di 150mila euro. Grazie ai finanziamenti ottenuti dalle fondazioni del Monte dei Paschi e della Cassa di Risparmio, tutto il patrimonio dell'archivio contemporaneo è inoltre in fase di trattamento informatico: presto le nuove tecnologie renderanno accessibile a studiosi e studenti in tempo reale e in tutto il mondo la visione attarverso il computer dei documenti originali autografi, oltre alla possibilità di poter consultare la banca dati ottenendo risposte immediate.
Il sindaco ha ricordato l'impegno dell'amministrazione comunale per il Vieusseux: "Non dimentichiamo - ha detto - che quando si insediò l'attuale giunta questa istituzione culturale viveva una fase di crisi gravissima che ne minacciava la stessa esistenza: abbiamo fatto un vero e proprio lavoro di salvataggio, e con tenacia e pazienza tutti insieme siamo riusciti a far ritrovare al Vieusseux una nuova vitalità. Ed è un disegno che sta andando avanti, sia con i grandi interventi strutturali, anche nella sede di Palazzo Strozzi, sia con le altre importanti iniziative culturali che sempre di più fanno di questo istituto un eccezionale patrimonio della nostra città".