FIRENZE- Regione Toscana e Regione Lazio unite nel proporre la soluzione costiera per l’autostrada tirrenica. E’ quanto emerge da una dichiarazione congiunta sottoscritta dai due presidenti Claudio Martini e Francesco Storace dopo un incontro degli assessori competenti Riccardo Conti (Toscana) e Giulio Gargano (Lazio).
Il tracciato costiero è ritenuto il più funzionale, il meglio inserito dal punto di vista ambientale, il più adatto a supportare le attività economiche dell’area. Ma vediamo esattamente i contenuti della dichiarazione dei due presidenti:
“Regione Toscana e Regione Lazio hanno discusso insieme il tracciato ritenuto più idoneo per la realizzazione della Autostrada Livorno-Civitavecchia sulla base dell’accordo metodologico definito il 10 dicembre 2002 presso il Ministero infrastrutture e trasporti in sede di confronto fra il governo e le Regioni.
Il lavoro si è svolto in piena coerenza con i criteri definiti al tavolo tecnico nazionale, dai rappresentanti dei Ministeri interessati (infrastrutture e trasporti, ambiente, beni culturali, affari regionali) e delle due Regioni.
Sulla base di quanto emerso le due Regioni condividono la proposta costruita sul corridoio costiero, così come elaborata negli incontri tra i due assessorati.
La proposta costiera appare infatti ispirata a criteri di funzionalità trasportistica, di economicità, è in grado di supportare le attività economiche e turistiche della costa e, soprattutto, è la proposta migliore dal punto di vista dell’inserimento ambientale.
Regione Toscana e Regione Lazio illustreranno congiuntamente questa proposta ai ministri interessati nelle prossime occasioni di confronto”.
I Presidenti Martini e Storace, scegliendo di dare un consenso ad un’ipotesi di tracciato autostradale costiero e non considerando invece l’adeguamento in sede dell’attuale Aurelia non hanno fatto alcun strappo, hanno invece dimostrato entrambi di essere subordinati alle logiche autostradali di Lunardi.
Il WWF Toscana ricorda che il progetto definitivo ANAS di adeguamento e messa in sicurezza dell’Aurelia, presentato nel 2001, muoveva da un accordo sottoscritto anche dalle Regioni Toscana e Lazio il 5 dicembre 2000: "Invece di affannarsi in un braccio di ferro con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti su chi meglio riuscirà a compiacere la concessionaria SAT, spieghino ai Maremmani e agli Italiani perchè vogliono spendere sino a 2 miliardi di euro, buona parte dei quali con finanziamenti pubblici, per realizzare un'infrastruttura devastante per una zona di grande pregio ambientale turistico e agricolo.
I Presidenti di Lazio e Toscana dovrebbero poi sapere che non è mai stata dimostrata la redditività dell’opera, considerando il fatto che in quella tratta non transitano più di 14.500 automezzi al giorno e che gran parte del traffico ordinario è da considerarsi locale.
Il silenzio di Martini e di Storace sul potenziamento in sede (due corsie per senso di marcia più corsia di emergenza) secondo la tipologia autostradale prevista dal progetto definitivo ANAS, unico elaborato progettuale a questo grado di definizione, dal costo di 750 milioni di euro, è incomprensibile e imbarazzante.
Almeno si abbia la coerenza di spiegare e documentare perchè, a loro parere, il progetto ANAS non va bene.
Così mentre da un lato si discute di tracciati, dall’altro non si rigetta con argomenti seri e non si vuole cantierare un progetto definitivo per altro realizzato con soldi pubblici".