"Il nostro è un mestiere figlio del bisogno ed io avevo proprio voglia di imbracciare una chitarra e creare qualcosa di mio". Se per far conoscere qualcuno fossero necessarie solo poche parole, non ci sarebbe frase migliore di quella utilizzata in apertura per presentare Stefano De Donato. Ex componente e fondatore del gruppo più funky d'Italia, i Dirotta su Cuba, Stefano dopo un periodo di silenzio torna oggi a farci ballare e cantare con un nuovo progetto: i Verdementa. "Due ma non due" il singolo che da una decina di giorni gira per le radio è già un 'piccolo' successo e, a breve, avrà inizio il lavoro per la realizzazione di un album contenente una dozzina di pezzi.
"Volevo fare un qualcosa di diverso - spiega a Metropoli il giovane musicista - così in questi ultimi due anni ho ripreso a comporre da solo, con chitarra e pianoforte, e ne sono venuti fuori una serie di pezzi dove le sonorità, gli influssi del rock britannico di fine anni Sessanta, ma anche Battisti ed altri cantautori italiani, si sentono molto". E non poteva essere diversamente considerato anche il background che ha accompagnato la crescita musicale e non di Stefano. "Un grosso lavoro è stato fatto sui testi delle canzoni - continua a raccontare - per esempio 'Due ma non due' vuole essere una riflessione, anche in maniera semplice, sulle cose, le situazioni che quotidianamente ci circondano, un po' come quando ci soffermiamo ad osservare un bicchiere...
per qualcuno sarà sempre mezzo vuoto, per altri, diversamente, mezzo pieno". Ma la cosa sicuramente più innovativa ed importante del progetto che sta dietro ai Verdementa (oltre a Stefano De Donato a comporre il gruppo ci sono Riccardo Pucci, Lorenzo Piscopo, Andrea De Donato e Daniele Biondi) è la nascita di Stellaconchiglia (presto sarà attivo anche un sito internet), una coop di professionisti, musicisti, registi, grafici e così via, che farà anche da etichetta indipendente e si impegnerà in diverse altre idee.
Cosa dire ancora? Sicuramente in bocca al lupo!
[S. R.]