Inglesi, considerati uno dei gruppi rock più importanti e influenti della scena internazionale, i King Crimson nascono nel 1969 su iniziativa del loro leader carismatico, il chitarrista Robert Fripp, che mette insieme Greg Lake , Ian McDonald, Mike Giles e il paroliere Pete Sinfield. L’esordio presso il grande pubblico arriva con il concerto in Hyde Park organizzato dai Rolling Stone per ricordare Brian Jones, seguito dalla pubblicazione di IN THE COURT OF THE CRIMSON KING, album considerato un caposaldo del progressive rock.
L’anno successivo è la volta di IN THE WAKE OF POSEIDON, ideale seguito del precedente lavoro anche in termini di successo. Nel 1971 esce LIZARD, di sicuro un momento più pop rispetto ai precedenti lavori, realizzato senza il contributo vocale di Greg Lake, finito con Emerson e Palmer. La nuova formazione finirà per essere una delle migliori, realizzata con il batterista Bill Bruford e il bassista John Wetton: con questo organico segue un nuovo corso musicale che vede la pubblicazione di classici come LARK’S TONGUES IN ASPICC, STARLESS AND BIBLE BLACK e RED, che pone la parola fine alla carriera del gruppo, almeno per quanto riguarda gli anni ’70.
Nel 1981, infatti, esce DISCIPLINE, nuovo strabiliante ritorno in pista della formazione, quasi totalmente rinnovata. Inutile dire che i Crimson in questa veste sono un condensato di talento, e possono dedicarsi a comporre e suonare agevolmente musica sperimentalmente rock dalle forti influenze free jazz e talvolta pop. La storia dei King Crimson riparte nel 1991 con la pubblicazione di un’antologia, ESSENTIAL KING CRIMSON, seguita dal box FRAME BY FRAME e dal live THE GREAT DECEIVER. Il ritorno vero e proprio arriva con l’album del 1994 THRAK, celebrato ancora una volta da critica e pubblico.
Segue il doppio live B’BOOM, e poi ancora THRAKATTAK e EPITAPH, che fanno segnare l’entrata in formazione dell’altro bassista Trey Gunn e dell’altro batterista Pat Mastelotto. È con loro che Fripp teorizza la nuova formazione dei King Crimson come un doppio trio, come dimostra anche parte delle incisioni contenute in CIRKUS. Giunti alla quarta decade di esistenza, i King Crimson non hanno ancora perso la grande forza propulsiva e mutante di quel lontano 1968, anno in cui la band nacque per stravolgere le regole del rock e plasmare il genere progressive.
La storica band torna in Italia dopo tre anni esatti da quel 20 giugno 2000, quando il quartetto tenne un emozionante concerto sold out a Conegliano Veneto. Questa volta presentando uno show che celebrerà il prog-rock degli ultimi quarant’anni con sorprendenti venature acid-stoner. A firma 2003, sono due i prodotti emessi sul mercato discografico, l’EP Happy With What You Have To Be Happy With e l’album The Power To Believe, manuali di raffinata tecnica chitarristica e indiscutibile taglio artistico.
