Il Grand Hotel Baglioni si vuole proporre a partire da quest’anno, ed in occasione del Centenario della sua fondazione, come luogo di incontri culturali.
L’Hotel si propone di valorizzare personalità del mondo dell’arte e dello spettacolo di fronte ai suoi ospiti ed ai fiorentini, nel rispetto dei valori di accoglienza e interculturalità che hanno sempre animato questo suo primo secolo di vita.
La data di alcuni degli eventi in programma deve essere concordata definitivamente con gli Autori.
Eventuali variazioni verranno comunque comunicate alle Segreterie di Redazione in tempo utile.
La storia
L’Hotel Baglioni venne inaugurato il 12 agosto 1903.
Il palazzo apparteneva al principe Carrega Bertolini, che lo aveva fatto costruire nel 1861 in previsione del trasferimento della capitale del giovane Regno d’Italia a Firenze. I Carrega Bertolini erano infatti di natali piemontesi ed uno di loro, Giovanni Battista, era stato Ambasciatore del Re di Sardegna presso il Granducato.
Il palazzo signorile venne realizzato dopo l’abbattimento di alcune casupole di via Accenni (che, allargata, si chiamò via Panzani ), di un vecchio convento domenicano in piazza vecchia di Santa Maria Novella (l’odierna piazza dell’Unità Italiana, la “nuova” piazza è quella dove ora sorge la basilica omonima) e del teatro degli Arrischiati.
Quest’ultimo sorgeva tra la piazza e via del Melarancio ed ancora ne esiste lo stemma in pietra serena proprio all’imbocco della via: un puttino che fa silenzio con un dito sulle labbra, mentre un topolino entra nella trappola, con il motto “chi non risica non rosica”. In questo teatro, fino al 1850, aveva recitato il più famoso Stenterello, quello di Amato Ricci.
Quando la capitale d’Italia venne trasferita a Roma, i Carrega Bertolini gravitavano tra la città eterna e Torino, dove alloggiavano nell’albergo “Trombetta e d’Angleterre” gestito da Leopoldo Baglioni.
La proposta di trasformare il palazzo in albergo fu ben accolta e Leopoldo condusse il suo Hotel fino alla morte, nel 1915.
L’Hotel fu acquistato dalla famiglia Baglioni nel 1928 e gestito da Andrea Baglioni fino al 1938 e poi da Francesco fino al 1972. Durante questi anni conobbe un continuo sviluppo: nel 1922 fu il primo albergo fiorentino con acqua calda e fredda in tutte le camere e con bagni privati. Divenne presto un luogo di incontro privilegiato: nel 1921 fu istituito l’American bar, vi nacquero il Rotary club toscano nel 1925 e nel 1950 lo Skål club; negli anni ’50 la RAI trasmetteva il programma di musica notturna dal roof garden dell’Hotel e cantanti divenuti poi famosi, come Fred Buscaglione e Marino Barreto jr., iniziarono qui la loro scalata al successo.
Nel 1972 l’Hotel venne ceduto dalla famiglia Baglioni e passò all’Aerhotel dell’Alitalia, fino a quando, nel 1977, fu rilevato dall’attuale proprietario, la Compagnia Italiana Alberghi, che ne ha curato il rilancio in grande stile, con successo: ancora oggi si parla negli Stati Uniti di “standard Baglioni” per indicare quanto di meglio esiste nel campo dell’ospitalità e del buon gusto alberghiero.
Tutto questo è anche merito dei grandi direttori che si sono succeduti alla guida dell’Hotel: dal “mitico” Antonio Zini che dal 1923 al 1972 ha avuto la regia dell’albergo, a Luciano Bartoletti tra gli anni ’80 e ’90, fino a Fabrizio Valgiusti, insediatosi proprio quest’anno, che ha tutte le intenzioni di continuare questa tradizione.
Informazioni:
Tel. 055 23588865 - 360317316 - Fax. 055 23588895
e-mail: promotion@hotelbaglioni.it