Innesto con l’attuale autostrada nelle vicinanze delle Croci di Calenzano, ingresso in galleria (nei monti a destra dell'invaso di Bilancino) lungo la valle del Carlone (dove attualmente c’è il cantiere dell’alta velocità), sviluppo lungo il torrente Carza (già ridotto a un rigagnolo), ingresso in galleria sotto Bivigliano e Monte Senario, fuoriuscita nella valle nel torrente Sieci (Molin del Piano) attraversamento delle Sieci con mega ponte sull'Arno e sviluppo del tracciato nelle colline di Rignano e Bagno a Ripoli con arrivo a Troghi.
E' la fine degli ultimi acquiferi del Mugello e l'inizio del dissanguamento idrico nella bassa Val di Sieve: dopo la perdita a Nord subita a causa dei lavori dell'Alta Velocità, con gli enormi interrogativi anche in relazione alla presenza del lago di Bilancino per la realizzazione della variante di valico ad ovest, la bretella potrebbe prosciugare anche la parte Sud già intaccata dall'Alta Velocità (già spariti il torrente Carzola e il Cardetole).
Gli acquiferi interessati dalla bretella sono quelli a destra del lago di Bilancino, i torrenti: Carlone, Faltona, Polcanto e Sieci (per citare solo i più importanti).
"Mentre in Europa si parla di riduzione del trasporto su gomma, in Italia ed in Toscana si percorre la strada opposta: continuano a proliferare progetti di nuove infrastrutture viarie.
Così se:
- l’Organizzazione Mondiale della Sanità attribuisce alle polveri fini prodotte dagli autoveicoli la causa di 250.000 decessi l’anno nella sola Europa;
- l’Europa sta progressivamente chiudendo le proprie strade ed i propri territori ai nostri TIR;
- proprio il Ministro Lunardi (sic!) ha denunciato in questi giorni, il rischio imminente di paralisi del nostro sistema di trasporti basato quasi esclusivamente sulla gomma;
- non più tardi di qualche giorno fa l’assessore ai trasporti, della Regione Toscana, Riccardo Conti, ha proclamato la necessità inderogabile di trasferire nel trasporto pubblico fasce consistenti dell’utenza stradale ed autostradale.
E considerato che:
- l’intera provincia di Firenze, ma soprattutto il Mugello, sono stravolti, non solo da opere pubbliche ad enorme impatto ambientale, ma anche dall’indotto devastante della pluriennale fase di realizzazione delle opere stesse e dalla mancata valutazione del loro effetto generale sul territorio;
- le risorse idriche sono e continuano ad essere, qui da noi, sperperate ad esclusivo vantaggio delle lobbies che lucrano sugli appalti.
Preso atto che:
- la Magistratura fiorentina chiederà, nel prossimo mese di ottobre, il rinvio a giudizio di 90 persone per gli scavi inquinati e il drenaggio delle acque causato dalla TAV nel Mugello ed è di qualche giorno fa la notizia che nel Gran Sasso (altro luogo svuotato dall’acqua per l’escavazione di gallerie) per reati connessi all’inquinamento di falda la Magistratura competente ha appena posto i sigilli e rinviato a giudizio ben 64 persone.
Ebbene, in questo quadro da quarto mondo l’ACI e gli industriali fiorentini, nel proprio esclusivo e palese interesse, hanno riesumato l’ipotesi della famigerata Bretellina Barberino Incisa, a suo tempo già accantonata in un contesto assai meno drammatico dell’attuale, e l’assessore Conti, pur dichiarandosi contrario a parole, ha lasciato aperto ben più di uno spiraglio a questa insostenibile iniziativa limitandosi a criticare il tracciato e rinviando il discorso al 2015.
Ci sembra giusto, a questo punto, chiederci se siamo di fronte ad un ennesimo caso di schizofrenia politica e vorremmo che l’assessore Conti rispondesse chiaramente ad un’unica precisa domanda: di fronte al fatto da lui pubblicamente condiviso che da qui al 2015 il traffico su gomma, stando agli incrementi annui programmati, sarà diventato insostenibile, intende davvero trasferire sul trasporto pubblico fasce consistenti dell’utenza stradale e autostradale o preferisce accelerare la tragedia annunciata sostenendo nuove autostrade?
Per favore, assessore, ce lo dica!"