Un appello ad editori, distributori e lettori dei quotidini diffusi gratuitamente in città, per evitare che i giornali costituiscano un problema in più per la pulizia cittadina: lo fa il sindaco Leonardo Domenici, preoccupato per il proliferare di pagine svolazzanti che finiscono per imbrattare strade e marciapiedi. Il sindaco si rivolge agli editori, per invitarli a formare il loro personale, perché non abbandoni i giornali in eccesso dove capita, magari in mezzo alla strada; un invito che naturalmente indirizza anche ai distributori, in maggioranza giovani, che ogni mattina "invadono" pacificamente la città offrendo i giornali gratis ai passanti.
Domenici agli editori fa anche un suggerimento: lasciare uno spazio in prima pagina per la scritta "non disperdere nell'ambiente", così come si legge sui contenitori di plastica o vetro. E naturalmente il sindaco si appella anche ai fiorentini: "Il diffondersi della lettura dei quotidiani è un fatto da salutare molto positivamente - dice il sindaco - Meno positivo è invece constatare che c'è chi, una volta preso il giornale, lo lascia nel primo posto che trova, soprattutto per terra. E finisce che nel pomeriggio molti marciapiedi e strade sono pieni di fogli.
Se poi tira vento, ancora peggio. Invito quindi tutti ad utilizzare cestini e cassonetti, magari quelli riservati alla raccolta della carta. E' un fatto di civiltà e di rispetto, sia per la città, sia per i suoi abitanti: altrimenti dovremo pensare a qualche forma di sanzione".
Negli ultimi giorni il Sindaco aveva stigmatizzato la stampa cittadina a causa di un articolo che muoveva critiche al Piano strategico per l'area metropolitana fiorentina. In un comunicato diffuso dall'ufficio stampa istituzionale, ma non ripreso dalle testate locali, il sindaco Domenici affermava: "Ci sono a Firenze gruppi e gruppetti (alcuni più o meno politicizzati, altri più o meno occulti) che di fronte ai processi di trasformazione e riqualificazione urbana che si sono avviati, temono di perdere spazio e visibilità e giocano, quindi, la carta dell'interdizione e dell'azione di disturbo, perché non hanno credibili proposte - afferma il sindaco - Taluni argomenti non hanno a che fare con la diversità di vedute, ma soltanto con la grossolana alterazione della realtà.
Non varrebbe nemmeno la pena di perderci tempo, ma ci sono momenti in cui bisogna dire 'basta'. Il Piano strategico di Firenze è stato, di volta in volta, presentato come uno strumento dei 'poteri forti' o un 'intervento tecnocratico'. Oggi diventa la 'supergiunta' con le 'mani sulla città'. Siamo allo sciocchezzaio senza senso". "Quando sento parlare di 'conflitto di interessi' nei confronti di persone che fanno il loro dovere di amministratori, vuol dire che siamo al cospetto di pura cialtroneria politica e di analfabetismo istituzionale - prosegue il sindaco - Il fatto che coloro che sostengono tutto questo abbiano un peso modesto o marginale nella vita cittadina, non significa che bisogna sempre lasciar passare sotto silenzio le stupidaggini a ruota libera.
E' però sconcertante che a queste 'manovrine' qualcuno faccia da sponda. Ho svolto un intervento sulla costituzione della Associazione per l'attuazione del Piano strategico lunedì scorso in consiglio comunale: mi sarei aspettato una discussione in quella sede. A questo punto non so bene chi sia ad esautorare il consiglio stesso. Se c'è qualcuno che pensa al governo della città come ad una sorta di 'cupola' in cui si prendono le decisioni fondamentali per il futuro di Firenze, questo dipende esclusivamente dalla ristrettezza mentale e dalla debole intelligenza di chi ha questi pensieri".
"I 'poterini' impegnanti in piccole manovre d interdizione per preservare se stessi e per sperare di avere un po' di peso - conclude Domenici - possono soltanto produrre danno alla città e alimentare confusione. Consola soltanto sapere che la loro è una 'battaglina' persa in partenza".