In questi ultimi giorni sulla stampa cittadina si è tornati a parlare del Piano strategico per l'area metropolitana fiorentina. A questo proposito interviene il sindaco Domenici. "Ci sono a Firenze gruppi e gruppetti (alcuni più o meno politicizzati, altri più o meno occulti) che di fronte ai processi di trasformazione e riqualificazione urbana che si sono avviati, temono di perdere spazio e visibilità e giocano, quindi, la carta dell'interdizione e dell'azione di disturbo, perché non hanno credibili proposte - afferma il sindaco - Taluni argomenti non hanno a che fare con la diversità di vedute, ma soltanto con la grossolana alterazione della realtà.
Non varrebbe nemmeno la pena di perderci tempo, ma ci sono momenti in cui bisogna dire 'basta'. Il Piano strategico di Firenze è stato, di volta in volta, presentato come uno strumento dei 'poteri forti' o un 'intervento tecnocratico'. Oggi diventa la 'supergiunta' con le 'mani sulla città'. Siamo allo sciocchezzaio senza senso". "Quando sento parlare di 'conflitto di interessi' nei confronti di persone che fanno il loro dovere di amministratori, vuol dire che siamo al cospetto di pura cialtroneria politica e di analfabetismo istituzionale - prosegue il sindaco - Il fatto che coloro che sostengono tutto questo abbiano un peso modesto o marginale nella vita cittadina, non significa che bisogna sempre lasciar passare sotto silenzio le stupidaggini a ruota libera.
E' però sconcertante che a queste 'manovrine' qualcuno faccia da sponda. Ho svolto un intervento sulla costituzione della Associazione per l'attuazione del Piano strategico lunedì scorso in consiglio comunale: mi sarei aspettato una discussione in quella sede. A questo punto non so bene chi sia ad esautorare il consiglio stesso. Se c'è qualcuno che pensa al governo della città come ad una sorta di 'cupola' in cui si prendono le decisioni fondamentali per il futuro di Firenze, questo dipende esclusivamente dalla ristrettezza mentale e dalla debole intelligenza di chi ha questi pensieri".
"I 'poterini' impegnanti in piccole manovre d interdizione per preservare se stessi e per sperare di avere un po' di peso - conclude Domenici - possono soltanto produrre danno alla città e alimentare confusione. Consola soltanto sapere che la loro è una 'battaglina' persa in partenza".(mr)