La tratta alta velocità BO – FI rappresenta un’opera infrastrutturale di grande rilevanza dal punto di vista della salute e della sicurezza dei lavoratori in relazione al fatto che la stragrande maggioranza del tracciato (78 Km circa) corre in sotterraneo. La tecnologia dello scavo ha subito enormi progressi negli ultimi decenni, ciononostante quello di cui ci occupiamo rappresenta storicamente un settore ad altissimo rischio di infortuni e malattie professionali. L’Azienda Sanitaria di Firenze di fronte a questo impegno straordinario ha operato fino dall’inizio una scelta organizzativa innovativa costituendo una task force di operatori dedicati alla vigilanza ed al controllo dei lavori di realizzazione della TAV (Unità Funzionale TAV e Grandi Opere).
Tale scelta è stata dettata dall’esigenza di specializzare un pool di operatori su una materia fino a quel momento sconosciuta, in grado di poter seguire anche le future grandi opere. Tale scelta è stata possibile anche grazie ai finanziamenti finalizzati della Regione Toscana con i quali sono state acquisite 13 unità di personale nonché tutte le attrezzature tecniche necessarie (automezzi fuoristrada, abbigliamento specifico, dispositivi di protezione individuale, apparecchiature tecnico – scientifiche).
Tutti i dati di seguito illustrati sono frutto delle elaborazioni dell’osservatorio monitoraggio TAV, costituito congiuntamente alla Regione Emilia Romagna, con la fattiva collaborazione delle imprese, per seguire l’andamento dei lavori e l’attività dei servizi di prevenzione ed adottare quindi tempestivamente i provvedimenti ritenuti utili.
Stato di avanzamento dell’opera
Al 31 Dicembre 2002 è stato scavato l’80,9 % della tratta, pari a 74,514 Km. Lo scavo, in territorio toscano è pari al 75% contro il 91% di quello sul versante emiliano.
Attività di informazione ed assistenza
Un elemento qualificante della metodologia di lavoro utilizzata riguarda la funzione di informazione ed assistenza svolto dal servizio pubblico di prevenzione (così come previsto dal D.Lgs 626) nei confronti delle imprese, ai lavoratori ed ai loro rappresentanti alla sicurezza (RLS) ed alle Organizzazioni sindacali rispetto alle seguenti tematiche:
¨ Definizione di standard minimi dei campi base (per la costruzione degli alloggi dei lavoratori si sono seguiti i criteri dell’edilizia residenziale) e dei cantieri industriali;
¨ L’esame preventivo dei piani di sicurezza con emanazione di eventuali prescrizioni;
¨ La definizione di standard di sicurezza per i lavori in galleria utile alla stesura delle circolari interregionali.
Attività svolta dal servizio di prevenzione della ASL di Firenze
Nel corso di questi anni è stata garantita una presenza assidua e costante su tutti i cantieri attraverso sopralluoghi effettuati anche al di fuori del consueto orario di lavoro e quindi di notte e nei giorni prefestivi e festivi. In totale sono stati compiuti, nel periodo 1998 /2002, 2872 sopralluoghi con un numero medio mensile di 47,87.
Nel corso di tale attività sono stati fatti 431 verbali di prescrizione e contestate 746 violazioni ad articoli di legge in materia di prevenzione sui luoghi di lavoro.
A seguito di rivisita è stato sempre constatato l’adempimento alle prescrizioni impartite. Per valutare e monitorare le problematiche derivanti dall’inquinamento da polveri durante lo scavo e gas di scarico derivanti dalla presenza dei numerosi mezzi di lavoro che effettuano lo scavo ed il trasporto dello smarino, sono state fatte numerose indagini di igiene industriale: in particolare sono state effettuate 200 analisi della polverosità, con particolare riferimento alla silice libera cristallina e 1640 analisi di ossidi di azoto e idrocarburi policiclici aromatici.
Andamento del fenomeno infortunistico e delle malattie professionali
L’andamento del fenomeno infortunistico è monitorato grazie alla raccolta delle denunce INAIL e dei registri infortuni delle aziende.
Dall’analisi delle tabella 7 è possibile evidenziare una tendenza alla diminuzione del numero degli infortuni a partire dal 2001. Tale tendenza è confermata anche dai dati in tabella 5 dove sono rappresentati quelli del solo versante toscano.
Nelle tabelle 8 e 9 sono riportati gli indici di frequenza (IF) e di gravità (IG) rispettivamente per gli infortuni totali e per quelli avvenuti in galleria.
In entrambi i casi si nota un andamento costante un andamento costante dell’IF con una diminuzione a partire dal 2001, più netta per gli infortuni in galleria. L’IG invece mostra sempre un trend in diminuzione, più marcato negli infortuni in galleria e sempre a partire dal 2001. Per quanto riguarda le malattie professionali nel periodo 1997 - 2002 sono state registrate 572 segnalazioni e di queste ben 420 (pari al 73,5%) sono da ricondursi a possibili malattie professionali rilevate in fase di assunzione (pre-employment) o di prima visita (pre-placement) e quindi “attribuibili ad attività lavorative precedenti.
La patologia più frequentemente segnalata è l’Ipoacusia da rumore ( 546 casi su 572 pari al 95,4%) ed almeno la metà dei casi sono riferibili a tracciati audiometrici classificati di grado 1-2 secondo Merluzzi cioè forme molto lievi. Il secondo gruppo di diagnosi è quello relativo all’apparato respiratorio che vede 45 casi segnalati tra pneumoconiosi, bronchiti croniche e patologie respiratorie non meglio precisate. Segue la sindrome da vibrazioni mano-braccio con 7 casi segnalati.