La Giunta di Palazzo Vecchio ha deliberato il contratto di servizio fra l'associazione Teatro Puccini (della quale il Comune di Firenze fa parte attraverso le modifiche che sono state apportate allo statuto che attribuiscono al Comune stesso, funzioni di particolare rilievo e controllo) e il Comune di Firenze per la gestione del Teatro che il Comune ha avuto in concessione dai Monopoli di Stato per sei anni. Per sostenere l'attività artistica e culturale del teatro, il Comune si è impegnato a garantire un contributo di 115.000,00 euro complessivamente per gli anni 2003, 2004 e 2005 (25.000,00 euro per il 2003 e 45.000,00 euro per gli altri due anni).
Per i tre successivi anni, fino alla scadenza del contratto di servizio, l'Amministrazione comunale stabilirà l'entità dell'importo in base alla programmazione dell'attività da parte dell'associazione del Teatro Puccini. "Il contratto di servizio comporta, fra le altre cose, la possibilità di utilizzo del Teatro a particolari e favorevoli condizioni da parte del Comune di Firenze per le attività istituzionali - ha commentato l'assessore alla cultura Simone Siliani -. Inoltre, la delibera prevede un contributo triennale sull'attività culturale dell'associazione in considerazione del particolare rilievo culturale della programmazione".
Con questo atto viene perfezionata la procedura amministrativa e sono date le garanzie di continuità alla programmazione su questo Teatro. "Il Comune di Firenze - ha proseguito l'assessore Siliani - ha così assicurato il mantenimento dell'apertura del Teatro che avrebbe potuto, invece oggi, essere chiuso come purtroppo altri teatri della città, giacché la proprietà non ha evidentemente fra i propri scopi l'attività teatrale mentre aveva sicuramente l'obiettivo di valorizzare il bene. Quindi Firenze può dire oggi di avere salvato un teatro, arricchendo così, l'offerta culturale di questa città".
L'ingresso del Comune di Firenze in qualità di socio effettivo nell'associazione che gestisce il Teatro Puccini comporta la modifica anche di alcuni articoli dello Statuto. In particolare, l'articolo 3 prevede che il Comune possa esercitare funzioni di vigilanza e di controllo approvando le modifiche statutarie, adottando atti di indirizzo, effettuando ispezioni e potendo, al limite, anche sospendere temporaneamente gli organi di amministrazione e di controllo.