Dopo il lungo tour europeo delle scorse settimane, Carmen Consoli torna a calcare le scene toscane. Sarà la cantante siciliana infatti ad inaugurare lunedì 30 giugno la rassegna “Luglio Pistoiese”, in piazza Duomo a Pistoia (inizio ore 21 – ingresso € 20 + prevendita). Quello del 30 giugno a Pistoia sarà l’unico concerto estivo di Carmen Consoli in Toscana: uno spettacolo dichiaratamente rock, insieme alla band dei primordi, con le chitarre di Massimo Roccaforte e di Santi Pulvirenti ad inseguire la Fender Jaguar Pink Shell di Carmen - una chitarra elettrica color rosa confetto, costruita appositamente per lei dalla Fender inglese – una sezione ritmica essenziale composta da Leandro Misuriello al basso e Puccio Panettieri alla batteria, e le tastiere di Clementi Ferrari.
Last but not least Maurizio Nicotra, l’ingegnere del suono a cui Carmen si affida da diversi anni, anche sul fronte discografico.
Lo spettacolo miscela sapientemente i successi del passato e i brani più recenti. Con particolare riguardo ovviamente per l’ultimo album L’Eccezione, pubblicato lo scorso ottobre dalla Universal e già doppio disco di platino.
Il riattraversamento del repertorio in concerto può seguire così percorsi diversi: l’accuratezza e complessità testuale e tematica che accomuna alcune canzoni (la guerra in Eco di sirene, la malattia in Sangue infetto, i treni della morte in Un sorso in più), o “il gioco della sarta”, il vestire cioè le canzoni con abiti nuovi, giocando con arrangiamenti che ne stravolgono le atmosfere musicali originarie.
Carmen Consoli nasce a Catania nel 1974.
A nove anni inizia a suonare la chitarra elettrica, a quattordici si esibisce già con una cover band di rock-blues, i Moon Dog’s Party, e dopo aver accumulato altra esperienza nel giro blues romano torna a Catania, dove - sotto la guida di Francesco Virlinzi, produttore e titolare della Cyclope Records - realizza il suo primo album «Due parole», un’affascinante raccolta di quadretti pop rock in chiave elettroacustica. Il CD contiene «Amore di plastica», proposto al Festival di Sanremo del ‘96, e impone Carmen all’attenzione di critica e pubblico per la sua unicità canora, compositiva e interpretativa; seguono un lungo tour italiano e le prime partecipazioni a manifestazioni importanti (dal Concerto del 1° maggio di Roma a Sonoria, dal Premio Recanati al Premio Tenco).
Nel 1997 Carmen ritorna a Sanremo con «Confusa e felice», che lancia il nuovo album dallo stesso titolo. é un disco nel complesso più elettrico e «sporco» del precedente, che conferma il talento dell’artista e colpisce soprattutto con episodi come «Venere», «Blunotte», «La bellezza delle cose», «Per niente stanca» e «Fino all’ultimo». Il grande successo (oltre 120.000 copie vendute) è sottolineato dai concerti, nei quali Carmen mette in luce la sua verve di performer grintosa e passionale.
Il terzo album, «Mediamente isterica», esce nel 1998 e segna un ulteriore passo in avanti. La scaletta, ben sintetizzata dal singolo apripista «Besame Giuda», è un concentrato di energia dove testi graffianti e un suono tanto potente quanto capace di liberare melodie purissime esaltano l’impareggiabile intensità di Carmen. Oltre a confermare l’approvazione del pubblico per le nuove canzoni (si ricordano «Geisha», «Puramente casuale», «Autunno dolciastro», «Eco di sirene», «Contessa miseria»), le due tournee che si snodano per buona parte del 1999 portano a maturare la cruciale svolta artistica poi fotografata dal quarto CD.
«Stato di necessità», lanciato a Sanremo con «In bianco e nero», è uno dei protagonisti del mercato discografico del 2000: in primavera il brano del festival, un pop-rock di ispirazione anni ‘60 tra il frizzante e il malinconico, è il più programmato dalle radio, mentre l’estate è dominata dalla bossanova «Parole di burro». Il fortunatissimo tour estivo non è però sufficiente a placare gli ardori di Carmen, che in autunno riparte con una brillante serie di esibizioni teatrali nelle quali ampi stralci del repertorio - dai classici ai gioielli nascosti - sono reinventati in chiave acustica.
Intanto, «Stato di necessità» continua a offrire spunti: dopo «Orfeo» il quarto singolo è la splendida, toccante «L’ultimo bacio», divenuta tema portante dell’omonimo, apprezzatissimo film di Gabriele Muccino (nel quale Carmen ha anche un piccolo cammeo), che riporta l’album in classifica e gli consente di superare le 200.000 copie vendute. A suggello di un periodo esaltante piovono i riconoscimenti, tra i quali due Italian Music Awards, due Premi Italiani della Musica e il Nastro d’argento del Film Fest di Taormina.
Nel 2001, a seguire alcune date in Francia, «Stato di necessità» esce al di là delle Alpi con l’aggiunta di due episodi tradotti in francese e una cover di Serge Gainsbourg realizzata con la produzione artistica di Henri Salvador. In estate è la volta del concerto nella suggestiva cornice del Teatro Greco di Taormina, dove Carmen è accompagnata dell’Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele di Messina diretta da Paolo Buonvino: l’evento, dal quale sono tratti il CD (e il film, disponibile in formato DVD e VHS) «L’anfiteatro e la bambina impertinente», è poi replicato per due sole situazioni tra loro antipodiche, al centro sociale Leoncavallo di Milano e all’Accademia di Santa Cecilia di Roma, consacrazione definitiva di un talento privo di termini di paragone.
Contemporaneamente la Giunti pubblica la prima biografia ufficiale dell’artista, Quello che sento - Il mondo, i pensieri, la musica di Carmen Consoli.
Il carisma e il coraggio di Carmen Consoli sono ribaditi dal nuovo, policromo album di materiale inedito, «L’eccezione», pubblicato il 25 ottobre e già disco di platino alla seconda settimana dall’uscita nei negozi di dischi.