L'Associazione per i diritti degli utenti e consumatori ha presentato un esposto/denuncia alla Procura della Repubblica di Firenze sulla vicenda del 4You.
L'istituto bancario senese si e' detto esclusivamente disponibile a continuare, di concerto con alcune associazioni di consumatori, a transare li' dove i suoi errori siano riconoscibili come da codice penale, nel segreto di commissioni di conciliazioni in cui e' bandita ogni forma di comunicazione all'esterno.
L'esposto/denuncia parte dal riconoscimento della mancanza di validità tecnica e commerciale del "4You".
Da quella sorta di "sollevazione popolare" che ha portato molti risparmiatori a dubitare di aver acquistato quanto gli fosse stato prospettato, ovvero che l'intera operazione finanziaria avvenuta fosse nel rispetto dei canoni normativi e legislativi che disciplinano la materia nello specifico e il commercio in generale.
Il "4You" e' stato venduto grazie all'apertura di un finanziamento (mediamente ad un tasso fisso del 7%) grazie al quale si acquistavano obbligazioni ed azioni. Le obbligazioni, pero', vengono rimborsate ad un valore nominale che, ovviamente, col tempo e' solo svalutato (50 mila euro di oggi non saranno mai gli stessi fra 15 anni).
Le azioni, invece, che negli ultimi tre anni hanno perso il 50%, se nei prossimi 12 anni il mercato avesse un rendimento medio del 14% (ipotesi quasi assurda), darebbero un rendimento medio di circa il 6%. Tra soldi svalutati della componente obbligazionaria e ipotesi (pur se assurda) di questo "guadagno" della componente azionaria, visti gli interessi che si pagano al 7% per il finanziamento, la perdita e' garantita.
L'aver concepito e commercializzato un prodotto siffatto, violerebbe l'art.21 del Testo Unico della Finanza (che stabilisce i comportamenti di chi vende questi prodotti: diligenza, trasparenza, interesse e informazione dei clienti, etc.), nonche' l'art.26 del Regolamento 1522 della Consob (contenere i costi a carico degli investitori e ottenere da ogni servizio d'investimento il miglior risultato possibile).
Inoltre il "4You" e' un prodotto difficile da comprendere se non per gli addetti ai lavori, nonche' pubblicizzato in modo ingannevole, cosi' come riconosciuto da una sentenza dell'Autorita' garante della Concorrenza e del Mercato (PI3999 - 4YOU MPS FINANCE Provvedimento n.
11792 del 6/3/2003).
Sembra che si sia fatto leva su un sicuro e cospicuo guadagno, approfittando della posizione di forza del Mps sul mercato finanziario (fondato sulla possibilita' di accedere al credito e di concedere finanziamenti anche in assenza di quei minimi requisiti che abitualmente qualunque istituto di credito chiede).
Per cui si potrebbe ravvedere un comportamento volto a raggirare l'investitore, oppure la frode in commercio, laddove si descrive un prodotto con caratteristiche di guadagno che non gli appartengono, con un congegnato ad hoc supportato dalla pubblicita' riconosciuta ingannevole di cui sopra.