FIRENZE- Tre tavole rotonde sulla globalizzazione dal basso, la democrazia partecipativa e la cooperazione internazionale della Toscana per sostenere i paesi più in ritardo di sviluppo. Sono gli argomenti del convegno che si aprirà domani e terminerà sabato mattina a Palazzo Fenzi, presso il Dipartimento di studi storici e geografici dell’Università di Firenze in via San Gallo 10. Il primo giorno interverranno, per il Comune di Firenze, il sindaco Leonardo Domenici e l’assessore alla cultura Simone Siliani.
Sabato invece, con al centro del dibattito le relazioni internazionali della Regione Toscana e l’evoluzione delle politiche di cooperazione allo sviluppo, saranno presenti il presidente Claudio Martini, i suoi predecessori Vannino Chiti e Lello Lagorio, Michael Keating dell’Istituto universitario europeo e Barbara Henry della scuola superiore Sant’Anna di Pisa, Emidio Diodato e Gabriella Panarese. La tavola rotonda inizierà alle 9.30. Le conclusioni, affidate a Martini, sono attese per le 13.
Sulla cooperazione toscana nel mondo l’Università di Firenze ha realizzato uno studio. Ne emergono i diversi modelli di cooperazione decentrata adottati dalle regioni d’Italia e non mancano le curiosità. E’ a Firenze, con Lorenzo dei Medici, che è nata la prima diplomazia e paradiplomazia ed è negli anni Settanta che è iniziata la proiezione internazionale della Toscana. Oggi la Regione ha rapporti di cooperazione con una nazione su tre di quelli che fanno parte dell’Onu.