(13 maggio 2003) - Sabato 17 e domenica 18 maggio il parco di Villa Demidoff a Pratolino ospiterà, in apertura delle iniziative della Provincia per l’anno europeo dedicato ai disabili, una “Festa per riconoscere le abilità”, nella quale, con la collaborazione e la presenza delle associazioni dei disabili, delle scuole e del mondo del volontariato, verranno organizzati stands, esposizioni, spettacoli folcloristici e artistici tenuti anche dagli stessi portatori di handicap.
E’ una festa fatta per offrire l’occasione di incontrarsi, parlarsi e conoscersi senza nessun tipo di ostacolo, in occasione dalla quale sarà anche possibile visitare gratuitamente, dalle 10 alle 18, il parco mediceo.
Ci saranno pure stands gastronomici e punti di ristoro a prezzi concordati; bus navetta assicureranno il trasporto dei visitatori e l’effettuazione di visite guidate all’interno del parco.
Le dimostrazioni di attività sportive riguarderanno tre discipline: judo, tiro con l’arco e pallavolo. Quelle culturali saranno di danza moderna, musica, mimo teatrale.
Fra le mostre anche una di progetti ed iniziative delle scuole della provincia.
Fra le autorità che interverranno alla festa il Presidente della Provincia Michele Gesualdi con l’assessore alle politiche sociali Davide Filippelli e il presidente della Commissione lavoro e sociale del Consiglio Provinciale Alessio Pancani.
Nell’ambito della festa è stato organizzato un convegno su “Turismo, sport e tempo libero” che si svolgerà sabato 17 maggio con inizio alle 10 sempre nel Parco Mediceo di Pratolino. L’appuntamento affronterà anche gli aspetti economico-gestionali per l’organizzazione delle strutture ricreative con riguardo alle particolari norme di recettività ed accoglienza per i disabili. Nel corso dei lavori verranno presentate iniziative già in atto e discusse le problematiche del settore al fine di contribuire al superamento delle molte barriere, non solo architettoniche, ancora esistenti.
La Provincia di Firenze ha posto fra le priorità della sua politica l’integrazione dei disabili anche attraverso azioni di sensibilizzazione per evitare i rischi di discriminazione, latenti ed inconsci, verso le persone meno abili.
La festa di domenica come si è detto apre il programma della Provincia di Firenze per l’anno europeo delle persone disabili. Un programma che la Giunta provinciale, ha ricordato Filippelli, ha elaborato d’intesa con la competente Commissione del Consiglio Provinciale e con il concorso delle associazioni dei disabili e del volontariato.
Per l’integrazione delle persone disabili nel mondo del lavoro l’impegno dell’Amministrazione provinciale per dare attuazione alla legge n. 68/99 sul collocamento mirato dei disabili ha prodotto risultati soddisfacenti. In poco più di tre anni sono state stipulate 250 convenzioni con Enti pubblici e aziende private e sono stati avviati al lavoro circa 1.250 disabili. L’utilizzo personalizzato ed appropriato di forme di sostegno ha consentito di valorizzare ed arricchire abilità per una inclusione stabile del disabile nella società, dove ha il diritto di vivere con dignità.
Il programma della Provincia è stato articolato partendo da alcuni punti: l’integrazione nella scuola e la diffusione di una cultura di accessibilità di tutti i percorsi scolastici, invertendo l’abitudine ad orientare i giovani disabili prevalentemente verso gli istituti tecnici o professionali e garantendo quindi pari opportunità nella scelta di qualsiasi indirizzo; l’accessibilità e il mantenimento del lavoro tramite una educazione e formazione permanente; il diritto dei disabili ad usufruire del proprio tempo libero (cultura, arte, turismo, sport ) nei luoghi e negli spazi aperti alla collettività durante tutto il percorso della vita e in relazione ai diversi bisogni dell’età; il diritto ad una vita dignitosa al di là del supporto dei familiari.
Dopo queste due giornate sullo sport e il tempo libero il programma della Provincia di Firenze si articolerà nel corso dell’anno in altri appuntamenti dedicati all’inserimento lavorativo, all’integrazione scolastica e formativa ed ai complessi bisogni di supporto al disabile quando viene a mancare la famiglia.