"Alle Cascine in questi giorni non ci sono stati danni, né tantomeno le annunciate devastazioni. Certo se appuntamenti come questi diverranno annuali, dovremo trovare una forma di collaborazione con gli organizzatori: credo che sia giusto dare risposta alle esigenze espresse da questi giovani, ma in modo da non creare difficoltà e disagi ai cittadini. Ma non penso proprio che questa volta un intervento repressivo avrebbe dato risultati migliori". Lo ha detto stamani il sindaco Leonardo Domenici, commentando insieme al vicesindaco Giuseppe Matulli e agli assessori Graziano Cioni e Vincenzo Bugliani, la tre giorni rave organizzata dai ragazzi di "Netwip" al parco delle Cascine lo scorso fine settimana.
Per prima cosa il sindaco ha fatto il punto della situazione. "Questa mattina ho effettuato un sopralluogo alle Cascine con l'assessore Cioni - ha spiegato - e la situazione che abbiamo trovato è stata abbastanza buona. L'area del Prato delle Cornacchie era l'unica dove ancora si notava ancora la presenza di qualche camper e alcune strutture, oltre che di un po' di sporcizia che gli organizzatori stavano ripulendo. Non ho rilevato danni al parco. Per quanto riguarda i partecipanti alla tre giorni, si dice che la punta massima sia stata di 10mila persone.
Il 25 aprile il corteo è partito alle 18.30 e alle 19.30 è arrivato alle Cascine dove, al Prato delle Cornacchie, erano state montate tende, sistemate roulotte e camper e altre strutture. L'assessore Bugliani aveva incontrato gli organizzatori una decina di giorni fa e aveva fatto presente che potevano sorgere problemi. In realtà l'evento si è svolto in modo spontaneo e quindi nessuna richiesta è stata avanzata da parte degli organizzatori all'Amministrazione comunale. La Questura era stata avvisata del corteo via fax.
Certo è necessario un intervento di ripulitura, che peraltro gli organizzatori stanno effettuando - ha detto ancora Domenici - Se poi vogliamo parlare della riqualificazione delle Cascine, il discorso diventa necessariamente più complesso. Non dobbiamo però dimenticarci che non è la prima volta che il Prato delle Cornacchie ospita eventi che richiamano migliaia di persone. Nel 1997 c'è stato il concerto di Ligabue, nel 2000 quello di Sting con una partecipazione di tre volte superiore a quella della tre giorni di Netwip.
Si trattava di eventi organizzati, ma che dimostrano comunque come l'area sia in grado di sopportare la presenza di così tante persone". Per quanto riguarda il problema del rumore, il sindaco ha precisato che effettivamente ci sono stati dei disagi per gli abitanti dell'area di Rifredi, Baracca e Isolotto. "La stessa cosa - ha però ricordato - avveniva quando la Palazzina dell'Indiano era occupata e non per tre giorni sporadicamente, ma tutte le notti. E a questo proposito vorrei ricordare che l'amministrazione comunale ha risolto il problema dell'occupazione della struttura in modo pacifico, con indubbi benefici per gli abitanti delle zone limitrofe.
Alla centrale operativa della Polizia Municipale in queste due sere sono arrivate non più di trenta telefonate di cittadini che lamentavano l'eccessivo rumore. Comprendo il loro disagio, ma vorrei ricordare che non si tratta di un fenomeno continuativo ma soltanto di un evento sporadico. Anche dalla Questura non sono stati segnalati problemi: la modalità discreta di gestione dell'evento utilizzata dalle forze dell'ordine e dalla Polizia Municipale ha dato risultati positivi. Dobbiamo fare altre considerazioni più generali - ha sottolineato Domenici - Ho avuto contatti con gli organizzatori, che si rendono conto dell'impossibilità di far diventare un evento come quello appena svolto un appuntamento fisso senza nessun tipo di organizzazione.
Si dovrà quindi riprendere quanto prima il confronto per trovare una formula che, pur mantenendo una spontaneità all'evento, preveda anche una qualche forma di organizzazione per aspetti fondamentali, come per esempio l'allestimento di bagni. Stabilire un rapporto con l'Amministrazione rappresenta un vantaggio anche per gli organizzatori". "Per quanto riguarda la questione dell'illegalità - ha detto ancora il sindaco - vorrei sapere cosa avremmo dovuto fare. Forse qualcuno sperava che accadesse qualcosa, che ci fossero gravi danni? E' chiaro che è molto meglio che le regole vengano rispettate e che tutti capiscano come l'osservanza delle norme sia una garanzia per tutti i cittadini; ma vorrei anche ribadire che più che di illegalità in questo caso si dovrebbe parlare di mancato rispetto delle norme amministrative.
Comunque spero che ogni forma di autogestione rifiuti manifestazioni e forme violente, e che di volta in volta si trovi una formula per la gestione di questi eventi". Secondo il sindaco è necessario trovare risposte alle esigenze espresse dai giovani: "La città deve porre maggiore attenzione al mondo giovanile. Questo non significa esaltare acriticamente tutto quello che viene fatto dai ragazzi in modo auto-organizzato, né criminalizzarli. Serve una linea di equilibrio. Si deve cioè riuscire a far sì che la nostra città presti maggiore attenzione e sia più predisposta a misurarsi con l'universo giovanile, tenendo conto che c'è anche una parte che vuole protestare ed organizzarsi al di fuori degli schemi.
Occorre quindi ragionare e collaborare con gli organizzatori di eventi di questo tipo, mettendo anche le nostre esperienze al servizio della gestione di questi appuntamenti, come abbiamo fatto con il Social Forum Europeo. Confermo la linea di dialogo e di confronto con il mondo giovanile, senza la volontà di irregimentare questo tipo di esperienze".(mr)