Stanno ancora festeggiando in un locale dell’Oltrarno i giocatori viola, le loro famiglie, lo staff tecnico. E’ l’epilogo di una giornata che tutti i tifosi fiorentini ricorderanno non solo perché il primo gradino, come dicevano le maglie indossate dai protagonisti appena finita la partita con il Savona, è superato. Ma perché oggi c’è stata la dimostrazione che il progetto è fattibile, è reale, e dovrà velocemente riportare alla serie A. Non c’erano dubbi sulla volontà che fosse così, ma era necessaria la vittoria del campionato per questa squadra formata all’ultimo momento, in una città affranta ed offesa per quanto era successo, tra mille e mille difficoltà, con una partenza del campionato in sordina che ha destato non poche preoccupazioni.
Sette mesi fa tutti gli addetti ai lavori avevano avvisato i viola: attenzione, non sarà né facile né sarà una passeggiata. Tutti hanno dato il loro contributo, ma tre protagonisti su tutti vanno menzionati per l’obiettivo raggiunto. Il primo è certamente Angelo Di Livio, che scegliendo di restare nel momento più basso del calcio fiorentino ha dimostrato un carattere ed un temperamento che si sono presto propagati fra i compagni; il secondo è Christian Riganò, il bomber che con i suoi 28 gol (e non è finita) ha trascinato la squadra alla vittoria finale.
Per ultimo Alberto Cavasin, l’allenatore che ha plasmato la squadra secondo le massime potenzialità che la stessa poteva dare e come tale l’ha fatta giocare da quando l’ha presa in mano. Adesso tocca al patron viola fare la sua parte perché Della Valle dovrà fare di tutto per ridare nome, storia e colori a questa società, facendo cadere nell’oblio il nome Florentia, al quale però i fiorentini un po’ di bene vorranno sempre perché sarà stata l’araba fenice della Fiorentina. Diego Della Valle dovrà fare il possibile per ridare la sua tradizione, come dicevano oggi i ragazzi della Fiesole, a questa squadra. Se poi qualcuno proverà a mettersi di traverso o disturbare questa operazione, sappia fin da adesso che dovrà renderne conto a Firenze.
E non sarà uno scherzo. Auguri Florentia, auguri Fiorentina. Lo stadio di oggi con circa 35.000 tifosi, molti dei quali giunti da tutta Italia per salutare il ritorno alla vittoria, è la dimostrazione che si possono e si devono salire i gradini che ancora mancano al posto che compete a questa squadra. Da oggi pomeriggio il peggio è passato. (as) FLORENTIA – SAVONA 3-0 Florentia Viola: Ivan 7 – Traversa 6 (dal 9° s.t. Guzzo 6) – Cherubini 6,5 – Ripa 6,5 – Baronchelli 6 – Andreotti 7 (dal 26° s.t.
Bismark 6) – Ariatti 6,5 – Longo 7 – Riganò 7 – Nicodemo 6,5 – Cicconi 6,5 (dal 13° s.t. Scaglia 6,5). Allenatore: Cavasin 7 Savona: Ghizzardi 8 – Bellocci 5,5 – Damonte 5,5 – Perrella 6 (dal 25° s.t. Solari 5) – Biffi 6 – Di Gioia 6 – Nappi 6,5 – Bracaloni 4,5 (dal 17° s.t. Girgenti 5) – Friso 6,5 – Capuano 6 – Lamberti 6,5 (dal 37° s.t. Murgita s.v.). Allenatore: Tufano 5 Arbitro: Cenni 5,5 Marcatori: 38° p.t. Riganò, 14° s.t. Andreotti, 37° s.t.
Ripa Calci d’angolo: 5-3 Florentia Ammoniti: Bellocchi (S), Friso (S), Damonte (S), Nappi (S) Spettatori: 33.048 per un incasso di 369.100 €.