Ad un anno esatto dalla liberazione di Firenze fu pubblicato dal Comitato Toscano dell'ANPI, curato da Carlo Coccioli e Alberto Predieri, un piccolo libro di un centinaio di pagine che raccoglieva le storie di tante persone comuni che avevano vissuto la liberazione della città, che si erano impegnate per essa. Stamani, nel Salone de' Dugento di Palazzo Vecchio, è stata presentata la copia anastatica del libro "11 Agosto. Scritti partigiani": 58 anni fa era stata stampata in 5.000 copie e costava 50 lire.
Ora il libro è stato stampato in un migliaio di copie offerte dalla Casa editrice Giunti grazie all'intervento dell'assessorato alla cultura, in occasione delle celebrazioni per il 25 aprile. I nomi degli autori erano e sono tra i più conosciuti della Resistenza fiorentina: da Raffaello Ramat a Enzo Enriques Agnoletti, da Bruno Schacherl agli stessi curatori che hanno cercato di raccontare la vita dei protagonisti del movimento partigiano: dalle sue origini alle sue battaglie. "Il libro è una straordinaria testimonianza dell'identità di quel movimento di liberazione nazionale che fu la Resistenza - ha commentato l'assessore Simone Siliani - ma anche della storia di una generazione di giovani intellettuali che, rischiando di perdersi nel gorgo del totalitarismo fascista, trovarono la forza ideale di ribellarsi e costruire un altro possibile futuro.
Non si tratta di una raccolta di «scrittori partigiani» bensì di «partigiani scrittori». Il libro permette di capire la Resistenza non solo come un movimento politico-militare di liberazione ma anche come un movimento di rinascita culturale del Paese, al quale tutte le più importanti correnti del pensiero filosofico e culturale democratiche contribuirono come appunto testimoniano gli autori dei racconti". Stamani erano presenti anche diverse scuole delle medie superiori invitate dall'assessorato alla pubblica istruzione.
"Abbiamo deciso di offrire questo libro alle scuole - ha spiegato l'assessore Daniela Lastri - perché possano avere l'interesse per riflettere sulla Resistenza e sulla storia dei partigiani che nel '45 decisero di storicizzare la loro partecipazione alla Liberazione. È un contributo rivolto alle scuole medie superiori fiorentine per conoscere la vera storia di chi ha partecipato direttamente alla Liberazione di Firenze e dell'Italia, per costruire la libertà e la democrazia del nostro Paese".
"L'11 agosto è una data importante nella storia di Firenze e dell'Italia - ha sottolineato il presidente del Consiglio Comunale Alberto Brasca - poiché rappresenta il primo caso di una città che non aspetta i suoi liberatori ma, con una forte presenza popolare, si libera da sola. È stato un grande esempio che fu seguito anche da altre città. La data dell'11 agosto andrebbe ribalutata nei libri di storia. Colpisce anche l'elenco delle persone che hanno partecipato alla stesura di questo libro e che poi hanno avuto un ruolo importante nell'Italia che stava nascendo".
"L'importanza storico-documentaria del volume - ha commentato Athos Bigongiali - può essere definita dalla diversità dei testi che sono stati raccolti che è evidente così come la loro ispirazione e il loro risultato. Altrettanto evidente è il loro comune denominatore, l'essere tutti frutto di una urgenza narrativa, finalizzata a raccontare il mondo dell'esperienza partigiana così come era stato vissuto. È un volume registrato «dal vivo», esattamente come si fa con i concerti". Hanno partecipato alla presentazione del libro anche Milla Pieralli presidente del Comitato provinciale A.N.P.I.
e l'attrice Maria Cassi che ha letto alcuni brani del libro.(mr)