Nel 2003 ammonteranno a 80.000 euro i contributi offerti dalla Regione per la difesa delle razze “reliquia”, che rischiano di scomparire dagli allevamenti toscani. E’ il primo stanziamento di un programma triennale (2003-2006), licenziato dalla commissione Agricoltura. Gli aiuti verranno concessi agli allevatori delle specie definite a rischio: si tratta di rimborsi per la fecondazione artificiale e contributi per l’acquisto di capi delle razze “reliquia”. Sono previsti anche interventi in favore degli organismi di salvaguardia, a copertura delle spese sostenute per il mantenimento del seme per la fecondazione artificiale, la marcatura e schedatura degli animali, l’assistenza veterinaria e il piano degli accoppiamenti.
Le specie interessate dal programma sono, per i bovini, le razze Garfagnina, Pontremolese, Mucca Pisana, Calvana, per gli ovini, la Garfagnina Bianca, Pomarancina, Zerasca, per gli equini, la Monterufolino e Persano, per i suini, la Cinta Senese, per la specie asinina, la razza Amiata, per quella avicola la Valdarnese Bianca, e, infine, per quella apistica l’Apis Mellifera Ligustica. Per tutte queste e’ stato costituito dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali il Registro anagrafico, al quale devono essere iscritti i soggetti per i quali sono concessi gli aiuti previsti dal programma.
Spetta alle Province vigilare sull’attuazione del piano nel territorio di loro competenza, stabilendo se concedere o meno gli aiuti e in quale misura. Il presidente della commissione ha definito come cruciale il provvedimento, ricordando comunque la necessità di interventi aggiuntivi per quelle razze che rischiano di scomparire molto rapidamente dagli allevamenti della Toscana. “In questo senso la Giunta sta valutando la possibilità di utilizzare le aziende regionali per il loro allevamento”, ha concluso il presidente.