Dal 22 aprile passare con il semaforo rosso sarà un comportamento ad alto rischio multa. Martedì scatterà infatti l'operazione "Incroci sicuri": agenti della Polizia Municipale in borghese controlleranno i cinquanta incroci risultati più pericolosi in base ai dati sugli incidenti e le 20 principali direttrici della viabilità cittadina sanzionando chi non rispetta le norme del codice della strada, prima tra tutte il rispetto del semaforo rosso. "Nel 2002 la Polizia Municipale ha rilevato ben 10mila violazioni di questa specifica norma - spiega l'assessore alla sicurezza e vivibilità urbana Graziano Cioni - e in molti casi in seguito a incidenti stradali.
Ebbene, contro chi continua a passare con il semaforo rosso mettendo a rischio la sua vita e quella altrui adesso scendono in campo i vigili invisibili, agenti in borghese che quando ci saranno le condizioni fermeranno il furbo contestandogli immediatamente la contravvenzione oppure eleveranno la multa sulla base della targa inviando il verbale direttamente a casa". Come dire, attenzione che la multa può arrivare anche se l'incrocio appare a prima vista non sorvegliato dagli agenti della Polizia Municipale.
In concreto saranno otto le pattuglie in borghese impegnate ogni giorno in questo speciale servizio a cui si aggiunge una pattuglia in moto, sempre in borghese, incaricata della vigilanza delle 20 direttrici della viabilità cittadina. I vigili motociclisti fermeranno chi viola le norme del codice della strada con un'attenzione particolare per il passaggio con il semaforo rosso, la velocità pericolosa, l'omesso rispetto del diritto di precedenza, il mancato uso della cintura di sicurezza e del casco.
"Le prime tre violazioni - precisa il comandante della Polizia Municipale Alessandro Bartolini - sono le cause più frequenti degli incidenti stradali". L'operazione "Incroci sicuri" rientra in una strategia più ampia che vedrà la Polizia Municipale sempre più impegnata sul fronte della sicurezza stradale e della prevenzione degli incidenti. Come previsto dal piano nazionale di sicurezza stradale e da una direttiva dell'Unione Europea, infatti, la Polizia stradale deve diventare sempre più Polizia di sicurezza stradale.
Questo significa una maggiore attenzione alla prevenzione e repressione delle violazioni più pericolose per gli incidenti. Inoltre, per facilitare i controlli, entro l'anno arriveranno anche i vigili sugli scooter. "Saranno mezzi di grossa cilindrata - aggiunge il comandante Bartolini - che garantiranno una maggiore agilità in mezzo al traffico seppur nelle condizioni di massima sicurezza". Proprio gli agenti scooteristi saranno incaricati di controllare il rispetto della norma dell'obbligatorietà del casco che appare comunque tutto sommato rispettata dai fiorentini: in base ai dati il 95% degli utenti dei mezzi a due ruote utilizza il casco.
Meno buoni i numeri sulle cinture di sicurezza: la Polizia Municipale stima che soltanto un fiorentino su due le utilizza. Una percentuale doppia rispetto alla media italiana, ma pur sempre troppo bassa. "D'ora in poi i vigili dedicheranno una particolare attenzione anche a chi viaggia senza cintura di sicurezza e chi non utilizza i dispositivi di ritenzione per i bambini come i seggiolini - annuncia l'assessore Cioni -, magari con una sanzione dinamica, ovvero elevando la multa sulla base della targa senza fermare l'auto".
In arrivo anche un numero per le emergenze. Sarà un numero di 4 cifre dedicato esclusivamente a situazione molto gravi e pericolose e si aggiungerà al normale numero del Pronto Intervento (055/3283333).
Due mesi e poi in tutti gli uffici e le sedi dell'Amministrazione comunale sarà vietato fumare. La giunta ha approvato ieri una delibera, proposta dall'assessore all'organizzazione Elisabetta Tesi e dall'assessore alla salute Graziano Cioni, che anticipa nei principi la legge varata dal Parlamento a gennaio e che entrerà in vigore tra 18 mesi.
In concreto in tutte le sedi del Comune, siano essi uffici aperti al pubblico oppure locali chiusi ai cittadini, non sarà più possibile fumare. "Con questa anticipazione di quanto previsto dalla recente legge nazionale - spiega l'assessore Tesi - e prendendo spunto dalla legge 584 del 1975, estendiamo il divieto di fumo anche nei locali non aperti al pubblico, adottando un unico regime sanzionatorio e quindi semplificando l'applicazione delle norme". Non ci saranno quindi, come è accaduto finora, zone in cui il fumo è permesso e aree in cui invece è vietato: una differenziazione che poteva creare problemi nella fase di accertamento della violazione.
Tutti gli uffici, i corridoi, le stanze saranno vietate ai fumatori con un'unica eccezione: si tratta dei cosiddetti "locali di riposo" ovvero aree specificatamente adibite e in cui i dipendenti potranno recarsi per fumare. Questi locali e i dipendenti incaricati di sanzionare chi viola la legge saranno individuati dai direttori di ogni settore dell'Amministrazione comunale. "Si tratta di un grande atto di civiltà - precisa l'assessore Cioni - e un esempio per gli altri comuni. Ormai è accertato che il fumo passivo è dannoso per la salute.
Anzi, recenti studi hanno provato che le concentrazione di polveri sottili in una stanza dove ci sono fumatori sono più alte di quelle registrate per la strada e per le quali dovrebbero scattare provvedimenti limitativi del traffico". "L'obiettivo principale dell'Amministrazione comunale - concludono gli assessori Tesi e Cioni - è garantire una maggiore tutela rispetto ai rischi da fumo passivo prima di tutto per i dipendenti ma anche per i cittadini che frequentano i nostri uffici". I prossimi due mesi saranno utilizzati per mettere a punto l'organizzazione necessaria per l'applicazione della norma: ovvero individuare i "locali di riposo" (uno per dipartimento), nominare i dipendenti incaricati di elevare le sanzioni (100 euro), posizionare i cartelli di divieto di fumo.
Sarà anche organizzata una campagna adeguata di informazione tra i dipendenti del Comune. Prevista una multa anche per gli addetti che non sanzionano i fumatori indisciplinati: da 300 a 3.000 euro.