L'Amministrazione comunale di Firenze ha sottoscritto l'accordo con la Florentia Viola per il contratto di locazione - affitto - dello stadio Artemio Franchi per i prossimi 6 anni. A fronte di un costo annuo per la manutenzione di circa 600.000 euro, l'accordo prevede una quota a carico della società di Della Valle che cresce in base al campionato di appartenenza. Si va dai 370.000 euro per la C2, ai 440.000 € per la C1, 550.000 € per la B ed infine 650.000 € per la serie A. La società viola avrà due anni di tempo per verificare l'investimento e decidere se trasformare la locazione in una convenzione vera e propria, gestendo in esclusiva - a quel punto - lo stadio. Grande fibrillazione si è avuta per la richiesta fatta da Salica, il presidente della Florentia, di poter inserire nell'accordo la possibilità di organizzare una decina di iniziative extrasportive che permettessero di fidelizzare il rapporto con gli abbonati e aumentare gli introiti derivanti dall'uso della struttura. Il Comune, con la sua quota parte, avrebbe ridotto il gap tra il costo sostenuto per la manutenzione e la quota percepita dalla Florentia fino all'approdo alla serie A. Concerti? Spettacoli musicali? Spettacoli concertistici? Spettacoli dai cabaret? Probabilmente di tutto un po’, ma questa idea - articolo 6 dell'accordo di locazione - non è piaciuta alla commissione consiliare. Che ha detto no pur avendo sul piatto un rilancio economico che prevedeva non l'assoluta gratuità ma il versamento nelle casse comunali del 5% sugli utili di ogni spettacolo. Niente da fare per ora: anche la Florentia (almeno fino alla convenzione) è obbligata a sottostare alle regole - ufficialmente ancora da scrivere nelle voci prezzo, modalità di gestione- di affitto dell'impianto per organizzare un evento extra sportivo. Nelle prossime settimane verrà quindi approvato il regolamento di concessione dello stadio che definirà la possibilità di affittarlo per eventi diversi dal calcio. Si è quindi conclusa la mediazione tra l'Assessore Giani e la società Florentia. Ma cosa vuole veramente Della Valle? Evidentemente insieme all'idea sportiva pura, portare le famiglie allo stadio vuol dire diversificare l'offerta di spettacolo da realizzare nella struttura, magari costruendo operazioni di marketing con particolari attenzioni e benefici per il pubblico che si vuole avvicinare. Se insieme alle partite in casa fossero inseriti nell'abbonamento sconti o promozioni per altri spettacoli si realizzerebbe una vera strategia di fidelizzazione dei tifosi, anche se molti di essi non fossero direttamente interessati ad eventi musicali. Può infatti succedere che nella famiglia dell'abbonato ci sia qualche altro componente interessato poco al calcio ma molto di più al concerto di musica leggera. Una serie di proposte del genere potrebbe far diventare praticabile anche una forma di azionariato popolare su una parte di quote della Florentia Viola. Si può quindi ipotizzare una prima dicotomia tra calcio & spettacolo alla quale potrebbero seguire altri momenti di intrattenimento di tipo diverso, magari annunciati con un mezzo di comunicazione cartaceo che informi mensilmente gli abbonati alla squadra viola sul "palinsesto" (sportivo e non) in programma quel mese. Certo la richiesta iniziale della Florentia di inserire 10 concerti all'anno nella convenzione (cosa per ora saltata) è sembrata un po’ sproporzionata, quasi che non ci sia alcuna conoscenza diretta delle problematiche e dei tempi di realizzazione di grandi (tenendosi in uno stadio) eventi musicali : escludendo Dicembre e Agosto, vorrebbe dire fare un concerto al mese nel resto dell'anno, inverno compreso. Impresa quasi impossibile per qualsiasi organizzatore, tenendo conto che per molti mesi ogni 15 giorni ci sarebbe comunque da giocare una partita di calcio. Ma è presumibile che tutta la sezione spettacoli, una volta disponibile il contenitore, venga poi passata ad una società esterna specializzata in questo, magari tramite un'impresa che già esiste nel carnet delle società compartecipate di Della Valle o creata ad hoc. In questo scenario niente esclude che ci possa essere un accordo con le realtà imprenditrici del settore spettacolo che già operano sul territorio, realizzando una sinergia che nel tempo può coinvolgere strutture oltre lo stadio comunale, magari ridefinendo gli attori di manifestazioni come l'Estate Fiorentina, sempre più soffocata da costi che l'Amministrazione comunale sembra non poter sostenere con gli attuali sponsor. D'altra parte se il processo di fidelizzazione tramite gli eventi musicali e teatrali è riuscito ad Unicoop, perché lo stesso discorso non può essere vero per gli abbonati della maggiore e più seguita squadra di calcio cittadina? (as)
giovedì, 21 novembre 2024 - 19:42
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