Paulo Jobim, classe 1950, primogenito di Tom, monumento indiscusso della musica contemporanea, ha collaborato per oltre vent'anni con l'illustre genitore per il quale ha firmato canzoni, ha disegnato copertine di dischi, ha arrangiato, prodotto, suonato e cantato, sempre scegliendo deliberatamente di mettere il proprio talento al servizio della causa paterna. Con un repertorio interamente dedicato ai classici di Tom, il gruppo ha ripagato la fiducia degli organizzatori offrendo una serie di splendidi concerti, che hanno riproposto quella sobriet¨¤ sonora caratteristica dell'ultimo decennio di attivit¨¤ del compositore carioca insieme alla Nova Banda, dopo la lunga parentesi sinfonica durata per buona parte degli anni Settanta.
Morelenbaum ¨¨ stato tra l¡¯altro protagonista di un progetto con il grande pianista giapponese Ryuichi Sakamoto inteso a riscoprire, rielaborare e rivisitare il repertorio di uno dei pi¨´ grandi compositori brasiliani ed ha effettivamente confermato la possibilit¨¤ di una lettura cameristica della musica di Jobim. Con il Quarteto ha rimarcato il profondo legame con il jazz e il debito verso la canzone, vera e propria costante di tutta l'opera jobiniana. Il Quarteto aveva debuttato nel 1995 all¡¯Avery Fisher Hall in New York, con il Tributo ad Antonio Carlos Jobim, in compagnia di artisti del calibro di Herbie Hancock, Sting, Michael Brecker, Dave Grusin, Jo¨¡o Gilberto e Caetano Veloso.
Poco tempo dopo il Quarteto partecip¨° ad un altro tributo a Jobim al Palais des Beax-Arts di Bruxelles, acclamato da pubblico e critica. Da allora il gruppo ¨¨ stato in tour in Brasile, mantenendo una formazione da camera con la partecipazione speciale di un ospite percussionista.