Ha circa 65 anni, status socio-economico medio basso, pensionato e frequenta le terme da 13 anni. Al contrario, è più giovane (in media 50 anni), con un profilo socio-economico più elevato (quasi il 60% ha diploma superiore o laurea) e in condizione lavorativa attiva (quasi il 20% è libero professionista).
Sono gli identikit dei visitatori delle terme senesi. Il primo profilo si riferisce agli ospiti delle terme di Chianciano, il secondo a quelli delle cosiddette terme minori. E¹ quanto emerso da un articolato studio dell¹Università Ca¹ Foscari di Venezia sul turismo termale in provincia di Siena che verrà presentato domani a Chianciano nel convegno ³Strategie di rilancio del settore termale in provincia di Siena² (giovedì 27 marzo 2003, Terme di Chianciano, Parco Acquasanta).
Nel complesso sono 10 gli stabilimenti attivi nel senese, tanto da essere la prima provincia italiana per concentrazione di offerta.
Il settore ha un fatturato complessivo al 2001 di oltre 16 milioni di Euro.
Gli addetti, tra fissi e stagionali, sono quasi 500.
A Chianciano (poco più di 7000 residenti) sono attive 195 aziende alberghiere. 1400 sono i dipendenti stagionali negli alberghi e negozi.
I dati 2002 del movimento turistico legato al termalismo in provincia di Siena dicono che sono 384.295 gli arrivi, per 1.669.745 presenze (in strutture alberghiere e extra-alberghiere), con una permanenza media di 4,34 giorni.
Rispetto al 2001 le variazioni sono del 0,78% per gli arrivi e del +1,55% delle presenze.
La permanenza media del 2001, infatti, era di 4,25 giorni.
Con inizio alle ore 09.30 il programma prevede, tra gli altri, gli interventi dell¹assessore provinciale al termalismo Silvana Micheli, e degli assessori regionali alla sanità Enrico Rossi e al turismo e termalismo Susanna Cenni. Le conclusioni (ore 17) sono affidate al presidente della Provincia di Siena Fabio Ceccherini.