«Nelle strutture sanitarie assistite di Firenze esistono posti liberi ma l'amministrazione preferisce sistemarli nei Comuni della provincia». L'accusa è stata lanciata dalla capogruppo di Rifondazione Comunista Monica Sgherri. «A fine gennaio 2003 - scrive la Sgherri in una interrogazione - risultavano molto più di 100 persone totalmente non autosufficienti in lista di attesa per essere ospitate. Da più mesi, invece, risultano liberi in più strutture convenzionate cittadine circa 4,5 posti a struttura per periodi lunghi ossia oltre il tempo normale della rotazione.
Intanto il Comune, insieme all'azienda sanitaria locale, ha pubblicato un avviso per la ricerca di strutture nei comuni di Empoli, Prato e Pistoia per persone non autosufficienti, ivi comprese patologie gravi». «Ma le famiglie - sottolinea la capogruppo di Rifondazione - già partecipano alle spese dell'anziano tramite il redditometro e che la distanza delle strutture comporterebbe un ulteriore costo aggiuntivo en rischierebbe di agevolare "l'abbandono" dell'anziano nella residenza assistita».
Per questo la Sgherri chiede anzitutto di sapere «quali sono i motivi per i quali il Comune non ha provveduto a usufruire immediatamente dei posti convenzionati nelle strutture sanitarie assistite», «come mai l'amministrazione ha emesso l'avviso pubblico, se è sua intenzione ricorrere a strutture fuori e distanti dal territorio comunale, indipendentemente dalle conseguenze negative che detta scelta comporterà sia per l'anziano che per la sua famiglia». La capogruppo di Rifondazione vuole infine conoscere, in riferimento ai posti convenzionati, «quale è il numero degli anziani, negli ultimi tre anni, che usufruiscono del contributo del Comune e quale è la media di detto contributo».