Ieri il capogruppo dei Verdi a Palazzo Vecchio Alessio Papini a proposito dell'incidente mortale ieri in via Benedetto Marcello, dove una giovane mamma in bicicletta col bambino è rimasta schiacciata da una betoniera, ha affermato: "L'incidente è la conseguenza di una città sconvolta dai cantieri", rilevando come i cantieri per i lavori alla Fortezza o al sottopasso di piazza Vittorio Veneto e al ponte alla Vittoria siano stati aperti "nel totale disinteresse per le necessità di pedoni e ciclisti".
Ma Idra si domanda: i Verdi non sono ormai da anni al governo della città? non hanno approvato anche loro tutte le orribili "grandi opere" che sfigurano la qualità e la sostanza di Firenze? e non è proprio un verde, il dott.
Vincenzo Bugliani, la persona che interpreta il ruolo di assessore alla mobilità (e all'ambiente!)?
"Dobbiamo avere il coraggio di decidere una grande opera in meno ed investire in vivibilità: ciclopiste, percorsi pedonali sicuri e manutenzione della città", sostiene Alessio Papini. Bene: verifichino i Verdi fiorentini da subito questa disponibilità presso il sindaco Leonardo Domenici, che tuona ogni qual volta intravede qualche rischio di stop all'"ammodernamento TAV" della città. Ma se Domenici non demorde, ritirino i Verdi la propria adesione alla giunta e alla maggioranza di Palazzo Vecchio.
Altrimenti, dichiarazioni come queste ultime risulterebbero assai poco credibili.
«Per evitare equivoci sulle dichiarazioni in merito all'investimento della mamma con la bambina di ieri, è opportuno puntualizzare che l'intento non era affatto quello di anticipare verdetti giudiziari, su cui non abbiamo mai detto niente, o esprimere accuse nei confronti della giunta, ma solo quello di evidenziare come purtroppo Firenze sia una città troppo pericolosa per biciclette e pedoni».
Lo ha dichiarato il capogruppo dei Verdi Alessio Papini.
«L'equivoco - ha aggiunto il capogruppo dei Verdi - è sorto sul collegamento diretto tra la presenza di cantieri in città e il terribile incidente accaduto, collegamento impossibile da fare. Il problema è che i cantieri, tutti per opere estremamente necessarie alla città, troppo spesso vengono aperti senza tenere conto degli accorgimenti necessari ai bisogni di biciclette e pedoni, vedi Ponte alla Vittoria, piazza Vittorio Veneto e la Fortezza, così di fatto incrementando la pericolosità per chi sceglie l'uso dei mezzi più ecologici».