Una mozione che impegna il sindaco «a vietare, sul territorio comunale, il transito di carichi di armi che non appartengono allo stato italiano» è stata presentata dal capogruppo dei Verdi Alessio Papini.
«Tale transito - scrive Papini - appare di notevole pericolosità in un'area densamente abitata come quella di Firenze. Il trasporto di armi che presumibilmente verranno impiegate per azioni di guerra contro un paese terzo, di fatto si configura come un atto di ostilità che potrebbe essere quindi preliminare ad atti di guerra anche nei luoghi da dove transitano i carichi di armi».
La Centrale del latte di Firenze, Livorno e Pistoia dona 4000 litri di latte alle popolazioni di etnia serba e albanese di Gorazdevac, Klina e Pec, tre cittadine di un¹area del Kosovo particolarmente provata dagli eventi bellici nei Balcani.
Il latte verrà distribuito dai paracadutisti del 183° Reggimento Nembo, che saranno impegnati dalla metà di marzo fino al prossimo luglio in missione di peace keeping nel contingente Kfor. Una iniziativa umanitaria che trova origine nella città di Pistoia dove è stanziato il 183° Reggimento Nembo e dove si trova uno dei tre stabilimenti di lavorazione del latte Mukki. <
E¹ la nostra missione, il ruolo etico e sociale di Mukki. Siamo stati i primi a sponsorizzare l¹acquisto di una cabina dell¹ovovia dell¹Abetone, danneggiata da un ignobile attentato, poiché crediamo nel ruolo di motore economico della Centrale. Non potevamo rimanere inerti di fronte all¹impegno di un consistente gruppo di cittadini di Pistoia che per alcuni mesi rapprenderanno la Toscana e l¹Italia in un paese europeo ma tanto distante dal nostro benessere>>. Mukki non è nuova ad esperienze del genere.
Dopo le sponsorizzazioni sociali in favore dell¹ospedale pediatrico Meyer di Firenze e di numerose istituzioni ed enti toscani ha anche varcato i confini italiani. Lo scorso anno, infatti, ha supportato un programma di vaccinazione del bestiame nell¹area di Pec. Anche in questa iniziativa, promossa dal comitato senese ³Non dimenticare il Kosovo² con il patrocinio del Ministero delle politiche agricole e forestali, è stata determinante la collaborazione di un altro reggimento della Brigata Folgore.
La zona di Pec è affidata da anni al controllo dei militari italiani. E¹ un¹area caratterizzata da una economia rurale poverissima e da limitati contatti commerciali con Belgrado per la quota di popolazione di etnia serba (limitata all¹enclave di Gorazdevac che conta 950 abitanti) e maggiori opportunità per la parte albanese (concentrati tra il capoluogo Pec, la cittadina di Gorazde e il villaggio di Klina). Il 183° Reggimento paracadutisti Nembo, che fa parte della Brigata Folgore, è a Pistoia dal 1993 e sarà rischiarato in Kosovo per la terza volta in pochi anni.
Al suo comando il Colonnello Raffaele Iubini, 50 anni, ufficiale di grande esperienza e professionalità, avendo per anni operato in numerose missioni dal Libano, al Kurdistan, alla Bosnia fino al Kosovo.