Possibilità di targhe alterne e di blocco per auto e motorini non catalizzati e vecchi diesel ante 1997 sabato 1° e domenica 2 marzo, se il livello delle polveri fini non scende. Il conto alla rovescia è partito lunedì e oggi, secondo i bollettino dell'Arpat, si conferma lo stato di pre-allerta per inquinamento da PM10. La giornata chiave per decidere di fare scattare o meno il provvedimento straordinario sarà domani. Il provvedimento straordinario, secondo quanto prevede la normativa regionale, viene applicato dopo cinque giorni di superamento delle soglie di attenzione (50 microgrammi per metro cubo) o di allarme (75 microgrammi per metro cubo) del PM10.
Nella giornata di ieri, nonostante il blocco programmato e preventivo, è stata superata la soglia di attenzione di 50 microgrammi per metro cubo e, in alcune centraline di monitoraggio, anche la soglia di allarme di 75 microgrammi per metro cubo. I valori maggiori sono stati rilevati nei comuni dell'interland fiorentino, nelle stazioni di Calenzano, in via Boccaccio, con 86 microgrammi per metro cubo, e di Scandicci, in via Buozzi, con 78 microgrammi per metro cubo. Valori più bassi a Firenze, dove nelle stazioni cittadine di maggiore traffico di viale Gramsci e di viale Rosselli si sono registrati, rispettivamente, 83 e 75 microgrammi per metro cubo.
Nelle stazioni di Boboli e viale Bassi, invece, i valori sono stati rispettivamente 59 e 71 microgrammi per metro cubo. I livelli di PM10 di oggi e le previsioni Arpat di domani saranno fondamentali per decidere l'entrata in vigore del provvedimento antismog. Il provvedimento straordinario contro l'inquinamento da polveri fini farebbe scattare il divieto di circolazione, dalle 9 alle 17, nei centri abitati di Firenze e degli altri sette comuni dell'area omogenea (Bagno a Ripoli, Scandicci, Lastra a Signa, Signa, Calenzano, Sesto e Campi).(mr)