«Spero che il caso di Simonetta possa diventare il punto di partenza per avviare un percorso di cambiamento e di riflessione». E' il giudizio della consigliera dei DS Susanna Agostini a proposito della sentenza della corte di Cassazione che ha respinto il ricorso di un insegnante di religione della scuola media Poliziano alla quale la curia aveva revocato l'incarico perché rimasta incinta senza essere sposata. «E' ormai pensiero di tutti che la maternità vada aiutata e non discriminata - ha aggiunto l'Agostini - vorrei ricordare a tutti la conquista ottenuta con la legge 1204 che tutela le donne lavoratrici e la maternità, due temi forse separabili per alcuni ma strettamente legati per chi ha a cuore la crescita della collettività.
In questa dolorosa vicenda, però, non resta che notare che anche la Chiesa ha bisogno di aprirsi ad una ventata di profondo cambiamento. Maternità e paternità non sono concetti astratti e non possono essere guardati con l'ottica dei secoli passati. Oggi, più che mai, è necessario confrontarsi con i giovani e con i loro comportamenti sociali».(mr)