Dichiarazione rilasciata da Paolo Baroncelli, presidente del Circolo di Alleanza Nazionale di Empoli:
“L’omicidio dei marinai e carabinieri avvenuto il 1 marzo 1921 è un fatto ben noto, anche per essere stato oggetto di pubblicazioni e di pellicole cinematografiche, ma non è ancora oggi possibile commemorare ufficialmente questi militari caduti in Empoli.
Noi non ci riferiamo tanto alle diverse interpretazioni degli avvenimenti storici, su cui peraltro la storiografia ha già fatto piena luce, ma all’insensibilità nei confronti di un’iniziativa intesa unicamente a ricordare la morte di giovani militari di leva, cui la città di Empoli deve almeno un ricordo.
Credevamo che il passare del tempo (82 anni) consentisse un atto di pietà umana, privo di implicazioni e giudizi politici.
Non pretendiamo di rappresentare, in questo caso specifico, posizioni diffuse, ma ci sentiamo in dovere di chiedere pari dignità per tutti i caduti della nostra Patria.
Mettiamo a disposizione di chiunque volesse accertare quanto sosteniamo stralci di scritti di autorevoli storici sull’Eccidio di Empoli, in modo che il lettore possa rendersi conto del dibattito in questione.
Questa iniziativa è stata fatta per arrivare ad avere un riconoscimento ufficiale per i marinai, i carabinieri e l’artigliere trucidati in Empoli.
Questi caduti non si devono annoverare fra le persone uccise a causa di faziosità fra partiti, ma bensì perchè erano servitori comandati e sono caduti in servizio nell’adempimento del proprio dovere. Questo fatto mai smentito da alcuno.
Vogliamo ricordare che i militari del Regio Esercito non potevano essere iscritti a nessun partito politico e pertanto non riconducibili a raggruppamenti fascisti.
Questo lavoro ha la pretesa di essere uno strumento per richiedere un atto di giustizia ed il giusto riconoscimento per questi caduti.
Chiediamo rispetto per ogni militare caduto nell’adempimento degli ordini, nonché nell’espletamento del proprio dovere. Nel ritenere che in quest’eccidio, siano le ragioni esterne e i condizionamenti politici dell’epoca ad avere provocato le condizioni che permisero il frainteso e la perdita d’uomini degni di essere ricordati.
Vogliamo fare presente che sulle pietre tombali è omesso il grado, i dati anagrafici, la data e la causa della morte.
Senza scomodare le ragioni dei partiti d’ogni raggruppamento politico, intendiamo rendere a questi servitori della Patria, un riconoscimento morale, riparatore delle ragioni della storia, offrire un omaggio tardivo e restituire la dignità a chi è stata tolta ingiustamente.
Con queste motivazioni andremo a commemorare domenica 2 marzo 2003 questi servitori della nostra comune Patria, caduti nell’adempimento del loro dovere.
Questa cerimonia avverrà in forma privata, senza la presenza di autorità nonostante che questa commemorazione lo meriterebbe.”
La celebrazione avverrà:
DOMENICA 2°MARZO 2003 - MESSA ore 10,30 - DEPOSIZIONE CORONA ore 11,30
presso: Cimitero della Misericordia di Empoli
via Valdorme 200 – Empoli
GV