Approderà il 7, l’8 e il 9 marzo al teatro Fabbricone di Prato lo spettacolo “Ambalaze”, prima produzione del gruppo teatrale livornese “edgarluve”, formato da Valerio Michelucci e Alessio Traversi. Lo spettacolo è stato inserito nella programmazione stagionale del Teatro Stabile Metastasio in contemporanea con il debutto della produzione de “Lo straniero” di e con Marco Baliani, per la regia di Maria Maglietta, con inserti cinematografici di Mario Martone. Come lo spettacolo di Marco Baliani, “Ambalaze” è ispirato al romanzo “Lo straniero” di Albert Camus.
”Ambalaze” ha debuttato nel novembre 2001 ai Bottini dell’Olio, nell’ambito di un progetto compartecipato dal Comune di Livorno e dalla Provincia di Livorno, e successivamente è stato replicato in vari spazi di ricerca teatrale e festival di livello nazionale (alla Ardis Hall di Ravenna, al Rialto Santambrogio di Roma, al Festival “Opera Prima” di Rovigo, al “Festival della performance” di Pescara).
Lo spettacolo è il frutto di una trascrizione scenica dell’opera di Camus mirata a metterne in luce i nodi che la legano alla contemporaneità.
Il percorso di ricerca di “edgarluve” ha quindi portato ad intrecciare le tematiche de “Lo straniero” con l’immaginario dei conflitti nella ex-Jugoslavia e con gli “imballaggi” dell’artista polacco Tadeusz Kantor, cui è ispirato il titolo stesso dello spettacolo. Catapultato nella realtà contemporanea, lo straniero diviene il sopravvissuto e allo stesso tempo il colpevole di una catastrofe collettiva. E’ colui che davanti a questa catastrofe sceglie di restare fedele fino in fondo alla verità elementare del suo essere, ponendosi così fuori da una società che, essendo strutturata per distinguere senza incertezze tra bene e male, tra pio e diabolico, lo rimuove perché non ha strumenti per classificarlo.
In questa trascrizione scenica tutti i personaggi secondari del romanzo di Camus sono stati eliminati per focalizzare sul rapporto tra il protagonista e la madre scomparsa, in modo da sprigionare e sciogliere la tensione del racconto all’interno di costanti “febbri uterine”. Lo spettacolo si svolge all’interno di una “scatola” di 9 x 6 x 3 metri, all’interno della quale vengono inclusi anche gli spettatori. L’attore in scena è Valerio Michelucci, la drammaturgia è di Alessio Traversi.
“Ambalaze” è la prima tappa di una trilogia su conflitto, crimine e società contemporanea. Il secondo atto di questa trilogia (ispirato a “La peste” di A. Camus) si intitola “La peste la pestE”, e debutterà in aprile ai Bottini dell’Olio di Livorno. Lo spettacolo è stato presentato in anteprima il 15 febbraio a Pescara nell’ambito delle selezioni per la Biennale dei Giovani Artisti di Atene.
“Ambalaze” andrà in scena al Fabbricone venerdì 7 marzo alle ore 23, sabato 8 marzo alle ore 20 e 23, domenica 9 marzo alle ore 18.
Per informazioni e prenotazioni: Teatro Metastasio 0574 608501.
Queste invece le date de “La peste la pestE :Livorno, Bottini dell’olio: 9, 10, 11, 12, 13 aprile; Ravenna, Valtorto: 25 e 26 maggio; Roma, Rialto Santambrogio: 3, 4, 5, 6 giugno; Buti e Pisa: date da definire.