Gli operatori della filiera produttiva della canapa stanno dimostrando particolare interesse alla prima legge italiana che permette di reintrodurne la coltivazione in Toscana. Il voto del Parlamento toscano è previsto nella mattina di mercoledì 12 febbraio. Successivamente il presidente della ‘Commissione Agricoltura’ Fabio Roggiolani, assieme ai firmatari della normativa ed all’assessore regionale Tito Barbini, riceverà alcune personalità interessate allo sviluppo ed alla promozione delle lavorazioni legate al ritorno della coltivazione della canapa, che in Italia venne completamente abolita nel 1986.
La rinnovata attenzione per la canapa è motivata da fattori agronomici, industriali, terapeutici e dai molteplici impieghi della pianta e dei suoi derivati (indicata per l’avvicendamento colturale, per filati pregiati e cordame, pasta cellulosa, biomassa da combustibile, pannelli fotoisolanti e termisolanti per l’edilizia, prodotti alimentari e gastronomici, olio di semi, cosmesi ecc..). All’incontro di mercoledì 12 febbraio, che si terrà alle ore 12.45 presso la Sala Gigli del Consiglio regionale, parteciperanno anche le stiliste Chiara Boni (promotrice dell’appello nazionale per l’uso di questo prodotto naturale nella moda) e Giuditta Blandini che già realizza linee di abiti e vestiti in fibra di canapa.
Sarà presente anche il direttore dell’Istituto Sperimentale per le Colture Industriali di Bologna, Paolo Ranaldi, a cui il Ministero delle Politiche Agricole ha affidato tra il 1995 ed il 1999 il coordinamento delle due ricerche per recuperare questa grande tradizione nazionale (l’Italia è stato sempre il primo esportatore mondiale di canapa con 200.000 ettari coltivati). L’impiego nel settore della gastronomia dei prodotti a base di canapa, invece, verrà esemplificato dalla chef viareggina Rosaria Giuseppina Assenza.