4 febbraio 2003 – Due le domande di attualità, del consigliere di An Massai, in apertura del Consiglio Proviale. La prima sui lavori in corso sulla ex SS 302 Brisighellese – Ravennate da Marradi al confine regionale. La domanda verteva sulla presunta “sparizione” dei finanziamenti, a suo tempo stanziati da Anas, successivamente passati alla Regione Toscana e, trasferiti alla Provincia di Firenze insieme alla competenza sulla ex Strada Statale. Massai ha chiesto alla Giunta quali sono le problematiche che hanno impedito l’effettuazione degli interventi a suo tempo preventivati da Anas; di chi sono le responsabilità per il ritardo accumulato; se il finanziamento dell’opera, 5 miliardi di vecchie lire, è “sparito” con altra destinazione, se lo stesso è stato conferito alla Provincia di Firenze assieme alla competenza sulla strada, se è ancora nella disponibilità di Anas o della Regione che si accollano, conseguentemente, l’onere degli interventi previsti.
L’assessore ai trasporti Migliorini ha spiegato che il problema posto è reale: “Anas a suo tempo aveva effettivamente fatto perizie su questo tratto di strada, evidenziando una serie di interventi da sviluppare con rapidità. Gli oneri occorrenti per i lavori – ha sottolineato la Migliorini – assommavano a 4 miliardi e mezzo ma nel luglio 2000 ho scoperto che lo stanziamento della cifra richiesta non è mai avvenuto. Siamo tornati a fare una richiesta anche negli ultimi tempi, proprio il 1° ottobre 2001, data del passaggio delle competenze delle strade da Anas alla Provincia ma non siamo riusciti a rintracciare i finanziamenti.
Contemporaneamente abbiamo indicato gli altri punti neri della viabilità che per ora non sono stati finanziati e riguardano la strada Cassia 2, la ex SS 222, la ex SS 69 e la ex SS 429. In questo piano non rientra la ex SS 302 perché i lavori dovevano già essere stati finanziati ma non è vero che l’Anas li ha già finanziati”.
La seconda domanda di attualità del consigliere Massai sulla frana Monte Beni con chiusura della Futa e isolamento della località Pietramala. Per Massai si continua a parlare di monitoraggi, studi e verifiche, senza che non sia stato approntato nessun intervento, di quelli promessi, al fine di eliminare qualsiasi tipo di pericolo rimasto nella zona.
Massai sottolinea che tante attività si sono trasferite per continuare ad operare e chiede alla Provincia di chi sono le responsabilità della non riapertura della strada per la Futa e della non messa in sicurezza della zona di Monte Beni. Per l’assessore Migliorini sono mesi che la frana si sta muovendo ed una commissione di esperti sta provvedendo al monitoraggio: “C’è un’attenzione particolare svolta ai massimi livelli – ha detto la Migliorini – non c’è immobilismo da parte della Provincia che, insieme alla Regione, ha già studiato la cosiddetta barriera paramassi che è l’elemento che può garantire la messa in sicurezza della ex SS 65.
Le condizioni climatiche: nebbia, gelo e pioggia rallentano la realizzazione di quest’opera che è stata accolta benevolmente da tutti, anche dalla popolazione di Pietramala. Purtroppo occorreranno ancora 40 – 45 giorni per completare questa barriera che è finanziata dal comune di Firenzuola, dalla Provincia e dalla Regione”.