Il piroscafo Virginian approda al Ridotto del Teatro del Popolo: per il pubblico di Castelfiorentino Arnoldo Foà presenta Novecento, il monologo scritto da Alessandro Baricco e diretto da Gabriele Vacis che racconta l’ incredibile storia di un uomo che è nato su una nave e da questa nave non è mai sceso.
Un attore, uno scrittore, un regista per un unico personaggio, Danny Boodmann T. D. Novecento, nato per caso nella stiva di una nave che agli inizi del secolo faceva la spola tra l’Europa e l’America, con il suo carico di miliardari, di emigranti e di gente qualsiasi.
Novecento è anche un pianista straordinario, capace di suonare una musica meravigliosa e indefinibile e sembra che non sia mai sceso da quella nave…
Un uomo che ha il desiderio insolito e curioso di regalare quella musica a chi non se la può permettere; ed è per questo che dà il meglio di sé quando suona per la terza classe.
Lo sviluppo narrativo incalzante fanno volare il tempo dello spettacolo, obbligando il pubblico a viaggiare con la fantasia, ad immaginare ciò che non vede e che grazie alla bravura dell’unico protagonista riesce ad evocare.
Arnoldo Foà intrattiene il pubblico per due ore da fermo: il suo è un personaggio che parla, che ricorda e “ stranamente è come se lui non esistesse. Come se questo personaggio che lui ricorda con tanta intensità fosse… fosse lui stesso”, come spiega l’attore.
Quella in scena a Castelfiorentino è la seconda edizione di Novecento, prodotta interamente da Baricco: la versione precedente, interpretata da Eugenio Allegri, portava sul palco un Novecento più giovane, diverso. Adesso siamo oltre il duemila e gli autori hanno cercato di capire chi poteva essere l’amico di Novecento, l'attore che lo raccontava, scoprendo che doveva essere anziano…Arnoldo Foà.
Vacis, che sottolinea come “la prima voltami sono occupato della musica di quel testo [..]. Adesso mi piacerebbe occuparmi del senso, di che cosa effettivamente vuol dire”, spiega che Foà, che è uno che veramente “dice” le cose, più che di “declamarle” o di “recitarle”, è l’attore più adatto alla nuova “anima” di Novecento.
Pubblicato in Italia nel settembre 1994 da Feltrinelli, Novecento ha venduto circa 600.000 copie, è stato tradotto in tutta Europa, in Giappone, Brasile e Israele ed è stato trasposto per il grande schermo da Giuseppe Tornatore con La Leggenda del pianista sull'oceano, Adattato per la radio dalla BBC, Novecento è stato messo in scena con grande successo non solo in Italia ma anche in Francia, Belgio, Spagna, Germania, Irlanda, Svezia, Russia, Canada, Brasile, Giappone e Argentina.
Nell'agosto 2000 è stato prodotto dal festival di Edimburgo un allestimento esclusivo in inglese e sono attualmente in corso trattative per una produzione in USA e Gran Bretagna.