“Nopriv.net” promuove un incontro immediatamente dopo il 3° Forum Mondiale di Porto Alegre e a poco più di un mese dal Forum Mondiale sull’Acqua che si terrà a Firenze il 20 e 21 marzo 2003. Ma ci sono anche “nostri” motivi – cioè legati al territorio fiorentino e toscano - per farlo.
Sui costi dei servizi e beni pubblici, sulle bollette che si presentano profondamente stravolte e spesso arbitrarie, sulle mutate condizioni dei lavoratori dei settori, si sta diffondendo un ampio dissenso popolare.
L’iniziativa che comunichiamo di seguito “ritorna” sulla questione acqua, ma si apre subito a tutto il resto.
Ferretti e Pisacane, di ritorno dal Social Forum Mondiale di Porto Alegre 3, presentano anche le risoluzioni sulle campagne internazionali contro le privatizzazioni; Sgherri approfondisce l’analisi sul caso Firenze/Toscana; D’Antonio e Porcinai, entrambi lavoratori in Publiacqua, prospettano le modificazioni in corso nei rapporti di lavoro e le conseguenze per l’utenza; Clara Gonnelli, propone il raccordo tra i movimenti contro le privatizzazioni con una indipendente e combattiva associazione dei consumatori.
Dopo Porto Alegre un'azione concreta: la campagna Questo mondo non è in vendita.
In questo momento storico stiamo assistendo ad un inaudito attacco alle principali regole di salvaguardia della persona e dell’ambiente. Il sistema neoliberista richiede una deregolamentazione sempre più spinta in nome della crescita economica che, come abbiamo ormai sperimentato, non significa benessere. Crediamo di essere in una fase cruciale nella quale il nostro impegno personale può e deve incidere nelle decisioni politiche dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO), per questo organizziamo, con il patrocinio del Comune di Pontassieve un: Incontro pubblico con Francuccio Gesualdi, Centro Nuovo Modello di Sviluppo; Umberto Allegretti, Docente Universitario; Antonio Tricarico, Campagna per la Riforma della Banca Mondiale; Claudio Rigacci, Coordinatore della Campagna “Questo mondo non è in vendita”.
Moderatore Ugo Biggeri, Rete Lilliput.
