Venerdì 31 gennaio, sabato 8, 15 e 22 febbraio e sabato 1 marzo, dopo lo spettacolo, intorno alla mezzanotte il foyer del Teatro si trasforma in Jazz Cafè per ospitare concerti di musica jazz.
Il jazz toscano e’ ricco di giovani talenti che non di rado ottengono riconoscimenti a livello nazionale; Mirko Guerrini, Nico Gori ,Luca Gelli ,sono solo alcuni dei nomi che negli ultimi anni hanno presentato progetti validi e degni di notevole encomio. Il teatro Puccini , "fiorentino per antonomasia", offre uno spazio dove finalmente sperimentare idee che abbiano un immediato impatto con il pubblico.
Un occasione per proporre, ascoltare e diffondere il jazz di casa nostra, con la speranza che possa diventare ancor di piu’ un segno caratterizzante del panorama jazzistico nazionale.
venerdì 31 gennaio: NICO GORI E STEFANO ONORATI DUO
NICO GORI (SASSOFONI E CLARINETTO); STEFANO ONORATI (PIANO)
Con il premio Massimo Urbani il jazz italiano lo ha eletto miglior talento emergente. Le collaborazioni con Stefano Bollani, Gino Paoli, Enrico Rava, Fabio Concato lo hanno proiettato nel panorama jazzistico di altissimo livello.
NICO GORI inaugura la rassegna ripercorrendo la tradizione degli standard attraverso una riscrittura abile e mai scontata. Ad accompagnarlo il talentuoso e sempre piu’ affermato pianista Stefano Onorati.
Sabato 1 Febbraio, sul palco del Pinocchio tornano – per la prima volta tutte insieme - quattro stelle del jazz italiano, da anni a braccetto anche con il cantautorato e la musica leggera (dagli storici Area a Mina, da Joe Lovano a Guccini).
Danilo Rea, Ares Tavolazzi, Stefano “Cocco” Cantini e Piero Borri, anche per gli ascoltatori “distratti” del jazz non hanno bisogno di presentazione: sono tutti membri e leaders di varie formazioni acclamatissime e collaborano spesso con artisti di musica leggera.
Più volte presenti sul palco del Pinocchio in varie formazioni, si presentano oggi con il progetto Linea Rossa.
Il fil rouge che unisce questi quattro musicisti che provengono da formazioni e progetti musicali spesso caratterizzati da anima e pulsione molto diverse fra loro, è l’amore per il gioco e l’invenzione che li porta a rileggere in chiave jazz molte tra le più belle canzoni italiane. Un’intesa musicale che nasce da una complicità mentale a volte ai limiti della telepatia: la scelta dei pezzi e la loro esecuzione si modula tra di loro senza scelte a priori ma a partire da un dialogo, sviluppato grazie all’improvvisazione, serrato ed estremamente ricco d’inventiva.
