Firenze- “La Regione Toscana è disponibile a sottoscrivere, in tempi brevi, un aumento di capitale della Centrale del Latte spa, mediante acquisizioni di azioni, insieme alla Provincia di Firenze, alla Camera di Commercio e alla Comunità Montana del Mugello, nel caso in cui i tre Comuni proprietari intendano procedere nella privatizzazione.”- ha affermato ieri l’assessore regionale Tito Barbini rispondendo ad un’interrogazione di Carraresi (CCD). L’acquisizione riguarderà il 10% del capitale, mentre un altro 10% verrà trattenuto dai soci cedenti– ha proseguito Barbini- ma l’ingresso della Regione Toscana è condizionato alle garanzie che dovranno essere sottoscritte nelle procedure di vendita, da parte del socio privato aggiudicatario.
Impegno per la costruzione del nuovo e unico stabilimento di lavorazione del latte alla Mercafir; mantenimento dei livelli occupazionali; mantenimento, almeno per cinque anni, dei marchi commerciali di proprietà della Centrale; obbligo di prelievo dalle stalle toscane di almeno 35 milioni di litri di latte l’anno; rispetto dei vincoli derivanti dal contratto sottoscritto da Comune di Firenze e Centrale del Latte con Tav. Barbini ha concluso ribadendo la disponibilità immediata della Regione alla firma di un protocollo d’intesa fra gli attuali soci ed i nuovi soci pubblici per l’ulteriore formalizzazione della volontà di capitalizzazione; coerentemente sono state destinate ulteriori risorse sul “ Fondo per l’assunzione di partecipazioni in società operanti in agricoltura.” Si conferma l’impegno forte per il rilancio di una azienda strategica, non siamo di fronte ad una svendita, ma alla volontà di ricapitalizzare una realtà produttiva rilevante per l’intero settore dell’agricoltura di qualità.
Marco Carraresi (CCD) ha ringraziato l’assessore Barbini per l’impegno concreto della Regione Toscana e la posizione chiara assunta per favorire il rilancio della Centrale del Latte di Firenze. E’, comunque, necessario approvare subito il protocollo d’intesa, per dare certezze a tutti i soggetti coinvolti, facendolo sottoscrivere anche dai soci privati. I lavori per i nuovi stabilimenti partono senza adeguate sicurezze economiche; il Comune di Firenze continua nel suo atteggiamento oscillante ed equivoco.
Per Carraresi è fondamentale procedere alla ricapitalizzazione in tempi brevi per consentire l’effettivo rilancio dell’azienda; preoccupa anche la posizione poco trasparente dei Comuni di Livorno e di Pistoia, non ancora certi di voler dismettere le loro attività locali. Non va lasciata carta bianca al Comune di Firenze, che deve invece decidere la sua posizione ed esprimersi, in modo chiaro, sulla disponibilità offerta da parte della Regione Toscana.