Quarantasette: questo il numero delle istituzioni culturali ammesse al contributo regionale per il triennio 2003-2005, come stabilito dal Consiglio regionale della Toscana. Le domande sono state vagliate prendendo in considerazione personalità giuridica, consistenza patrimoniale, documentazione, sede legale in Toscana, attività editoriale, di ricerca e di catalogazione. La Regione, ogni tre anni, provvede, con apposito il bando, a confermare o meno le fondazioni di rilievo regionale; quest’anno sette entrano in tabella per la prima volta: Fondazione Piaggio, Istituto di studi storici postali, Accademia delle Arti e del Disegno, Istituto italiano di preistoria e protostoria, Centro studi Giacomo Puccini, Istituzione dei Cavalieri di S.
Stefano, Forum per i problemi della pace e della guerra. In merito alle istituzioni presenti nel triennio 2000-2002, in tutto quarantuno, nella nuova tabella sono state riconfermate tutte ad eccezione del British Institute of Florence, escluso per non aver svolto attività editoriale. Il contributo totale, per il 2003, è di 1 milione e 91 mila euro, suddiviso (in quota percentuale) tra le quarantasette istituzioni.
Oltre tre milioni e mezzo di euro per i progetti di interesse regionale, nei settori delle attività e dei beni culturali, per l’anno 2003.
La somma stanziata comprende quattro grandi settori: biblioteche ed archivi, musei, arte contemporanea, beni culturali. Nel passato triennio la Regione e gli enti locali hanno dedicato attenzione crescente al tema delle biblioteche e degli archivi, arrivando a mettere a regime una rete di servizi regionale, articolata e integrata a livello nazionale. Su questa linea continua l’impegno per il 2003, teso a supportare la rete documentaria regionale, a diffondere i servizi Internet, a promuovere ed a valorizzare il patrimonio storico-bibliografico, a sostenere le attività di ricerca archivistica.
Anche in tema di sistemi museali il progetto accentua gli elementi di integrazione fra iniziative della Regione, degli enti locali e dello Stato, con particolare riferimento al patrimonio dei musei e delle aree archeologiche. Stessa filosofia per l’arte, dove l’obiettivo è quello di disegnare e far vivere una “rete regionale per l’arte contemporanea”, capace di interagire con il complessivo apparato toscano della cultura e con le reti nazionali e internazionali, coinvolgendo istituzioni, artisti e giovani generazioni.
Per i beni culturali, accanto allo sviluppo di attività di ricerca ed alla messa a punto delle banche dati, continua il sostegno agli enti locali, per valorizzare il patrimonio storico-architettonico e paesaggistico. Nel contesto della rete regionale, il 2003 focalizza l’attenzione sul paesaggio; è infatti in corso di realizzazione una carta dei vincoli paesaggistici, completa, accessibile e di facile lettura. “Sottolineo la positività di questo piano di lavoro regionale – ha detto Loriano Valentini, Presidente della Commissione cultura – un passo importante per valutare ulteriormente il piano di indirizzo.
La crescita della rete del sistema toscano è una realtà, sia per efficacia che per qualità – ha sottolineato Valentini – come dimostra la rete bibliotecaria ed anche la strada intrapresa per l’arte contemporanea, tesa a valorizzare i luoghi ed i giovani artisti”. Franco Banchi (CDU), che avrebbe preferito la presenza dell’assessore competente per l’illustrazione del provvedimento, si è soffermato su alcuni passaggi, rilevandone da un lato la positività e dall’altro la possibilità di fare meglio.
Ad esempio la collaborazione con le case editrici della Toscana dovrebbe riguardare non solo gli archivi ma estendersi anche all’intero patrimonio specifico della regione; ed ancora: sempre facendo i conti con i bilanci, il consigliere ha auspicato una più completa strategia per la catalogazione delle opere in biblioteche ecclesiastiche comunali. Banchi, annunciando il voto di astensione del centro destra, ha concluso l’intervento con una “considerazione polemica” sull’omnipresenza di Portofranco: “ne prendiamo atto e ci domandiamo come questa associazione possa spaziare su tutto”.
Il Consiglio regionale ha quindi approvato a maggioranza il provvedimento.