29 gennaio 2003 – Dopo le conseguenze dello scandalo della mucca pazza, i consumatori dovranno subire le conseguenze dei “contatori pazzi”? Se lo chiedono in molti, a giudicare dalle corali proteste che stanno accompagnando l’installazione dei nuovi contatori digitali dell’Enel, che sostituiscono i vecchi contatori elettromeccanici in molte aree della Provincia di Firenze. Dove i nuovi contatori, molto più sensibili, vengono installati, la corrente salta molto più facilmente, se i consumi superano anche leggermente la potenza massima contrattualmente consentita.
Con risultati estremamente gravi per le aziende (basta pensare alla perdita dei dati dei computer), ma anche e soprattutto per i privati cittadini e i condomini. L’unica alternativa sembra aumentare la potenza, con maggiori costi per gli utenti e maggiori utili per l’Enel.
Di questa grave situazione di allarme sociale si è fatto interprete il gruppo consiliare di Alleanza Nazionale in Provincia, che per iniziativa del capogruppo, Enrico Nistri, ha presentato una mozione che è all’ordine dei lavori del Consiglio provinciale di lunedì prossimo.
La mozione, sottoscritta anche dal consigliere di AN Guido Sensi, invita fra l’altro la Giunta provinciale a “sostenere l’impegno delle associazioni dei consumatori a difesa dell’utenza e a intervenire presso la dirigenza dell’Enel affinché, in attesa che l’intesa stessa sia perfezionata e il controllo perfezionato, venga sospesa l’introduzione dei nuovi contatori”. Tale intervento, sostiene Nistri, è opportuno anche in considerazione delle gravi condizioni di allarme sociale che l’interruzione, di fatto, di un servizio pubblico comporta per la sicurezza dei cittadini.
“Il blocco degli ascensori, dei sistemi di allarme elettronico, delle chiusure automatiche delle rimesse, oggi obbligatorie per i nuovi passi carrabili, è estremamente pericoloso – sempre secondo Nistri – specie in una provincia come quella di Firenze con una larga fascia di popolazione anziana e afflitta da fenomeni di piccola e grande criminalità: basti pensare all’allarme piromane”.