FIRENZE- L'attivazione urgente di un tavolo di coordinamento Stato-Regioni che affronti la questione dei siti idonei ad accogliere i rifiuti radioattivi e metta a confronto le posizioni maturate dopo il gennaio 2002, data in cui la Conferenza Stato-Regioni si è espressa con un documento sulla questione. E' questa la richiesta che l'assessore all'ambiente della Regione Toscana Tommaso Franci ha avanzato in una lettera al presidente della Conferenza dei Presidenti Enzo Ghigo, in relazione a nuove recenti notizie e dichiarazioni apparse sulla stampa nazionale che hanno riportato in evidenza una preoccupante situazione istituzionale per quanto riguarda la localizzazione del deposito nazionale per i rifiuti radioattivi.
"Sembra che da più parti siano assunte iniziative, senza però che per esse sia ricercato un reale consenso - spiega Franci - Nessuno nega che il problema esiste. La soluzione però non può essere imposta dall'alto. Mi sembra invece che rimanga ancora come riferimento sostanziale del dibattito la mappatura eseguita dall'Enea e non il documento approvato dalla Conferenza dei presidenti il 31 gennaio 2002 che disconosceva tale studio". La mappatura a cui si riferisce l'assessore è quello con cui l'Enea aveva individuato un elenco di cento siti potenzialmente in grado di accogliere depositi di scorie radioattive.
La Maremma era indicata come una delle aree idonee.