E' vero. Nell'estate 2000 a Camp D'Arby, la base americana fra Livorno e Pisa, ci fu una movimentazione e stoccaggio di materiale esplosivo a causa del cedimento strutturale della sala sotterranea che lo conteneva.
Le operazioni sono state guidate dal comandante italiano della base americana nel pieno rispetto della sicurezza "escludo quindi che cittadini italiani siano stati esposti a al rischio di esplosione". Questa la risposta del sottosegretario alla difesa Francesco Bosi (Udc) durante la giornata dedicata alle risposte delle interrogazioni parlamentari a Palazzo Montecitorio in risposta all'interrogazione di Mauro Bulgarelli, iscritto al gruppo parlamentare misto (verdi-l'ulivo)
In riferimento all'articolo apparso il 13 gennaio 2003 sul Corriere della Sera che denunciava una movimentazione di materiale esplosivo nei sotterranei refrigerati di Camp D'Arby, effettuati con uomini e robot, per un cedimento strutturale del locale, il deputato dei verdi denunciava il rischio non solo dell'operazione in se' stessa ma la pericolosita' di una base americana dove sono contenute piu' di 8.000 tonnelate di esplosivo.
In realta'- ha detto Bulgarelli - noi non conosciamo che cosa veramente e' contenuto a Camp D'Arby, ma si suppone che vi possa pure essere l'esplosivo anticarro uranio impoverito. Inoltre il deputato dei Verdi ha chiesto delucidazioni sul progetto dell'allargamento dell'alveo del fiume Tombolo (tramite la cementificazione del fondale), che consentirebbe entro il 2010 il passagggio contemporaneo di due navi cargo, dalla base al mare, per velocizzare la capacita' di movimentazione di munizioni della base americana.
Nel suo intervento Bulgarelli (ieri pomeriggio alle 17 ) ha ribadito con forza l'importanza logistica che la base di Camp D'Arby riveste nel mondo.
E' diventata la base piu' grande fuori dagli Stati Uniti con il ruolo di contenere e movimentare armi e munizioni di ogni genere.
Il senatore Francesco Bosi ha ripercorso tutta la storia e gli accordi internazionali e bilaterali che hanno portato la base americana in Italia, e gli aggiornamenti, l'ultimo dei quali risale al 1995, che hanno modificato e adattato l'accordo bilaterale al momento storico: non ci sono state violazioni degli accordi, non ci sono state mai esplosioni e la segretezza sui contenuti della base e' elemento essenziale per la difesa .