“Il Presidente del Milan e della Lega, Adriano Galliani, ha pagato Nesta più caro di quanto avrebbe potuto per consentire a due altre società (Lazio e Chievo) di risolvere i problemi di bilancio.” è quanto ha dichiarato il Presidente del Cagliari Cellino a La Stampa di Torino. In una intervista che cercava di dimostrare la capacità di Galliani di gestire il doppio ruolo (amministratore delegato del Milan e presidente della Lega Calcio), il risultato è stato svelare retroscena che sortono l’effetto opposto. “Se c’è stato un parziale aggiustamento della situazione del Chievo, è per il discorso che Galliani ha gestito nei confronti di Berlusconi.
In modo che il Milan comprasse Nesta e non forzasse oltremodo la trattativa per mettere in condizione la Lazio di avere la plusvalenza per pagare il Chievo (dal quale aveva appena acquistato Corradi e Manfredini, n.d.r.) e potersi iscrivere al campionato.” ha concluso Cellino. Nel frattempo Giraudo, sponda bianconera, contribuisce a difendere la scelta di Galliani (a suo dire condivisa da Moratti), dimostrando transitivamente che analogo conflitto d’interesse avrebbe riguardato Facchetti e Sensi, gli altri candidati alla Lega. Quindi il problema avrebbe riguardato tutti, perciò nessuno. Intanto Capello contesta le squalifiche a 3 giocatori, conseguenza del referto di Trentalange dopo Atalanta – Roma , mentre oggi si deciderà sul deferimento di Sensi, presidente giallorosso (che nel frattempo dice di non poterne più ed essere sul punto di esplodere), per la famosa frase “associazione a delinquere”. Il vice presidente vicario della Lega, Antonio Matarrese, fa sapere che il 30 Gennaio chiederà lui la fiducia per sapere chi sta con Galliani e chi contro. Enrico Preziosi, il presidente del Como (quello che voleva portare la Juventus a giocare a Firenze, tanto per gradire) non ha dubbi “ se si va alla votazione, Galliani cade , i nodi vengono al pettine: questo è un campionato falsato”. Carraro intanto tace….
Questa è il nostro calcio oggi: situazione economica drammatica in tutte le categorie, presidenti di club che un giorno stringono patti segreti ed il giorno dopo si azzuffano pubblicamente su quei patti, addetti ai lavori che non appena vedono allontanarsi la testa della classifica denunciano complotti di potere (che rientrano puntualmente appena la media inglese torna in parità…), imbarazzi e meschinità a profusione. Come ne usciremo? Probabilmente ancora una volta sarà il premier, quello vero, a risolvere tutto questo complicatissimo discorso che rischia di cadergli addosso, invitando (!) Galliani a lasciare la Lega.
Così dopo aver condotto la mediazione con i piccoli club che contestavano i diritti televisivi ad inizio stagione, Berlusconi gestirà anche la mediazione con i club più quotati, magari proponendo un grande manager super partes alla guida della Lega. E tutti si adegueranno alla geniale trovata. (as)