E' la bicicletta che si guadagna la vittoria nella gara a quale mezzo fra prima a compiere il percorso Castello - Palazzo Vecchio. Con 17 minuti batte il treno, la macchina e il motoscooter. L'idea di provare il percorso è dei Verdi che questa mattina alle 11 si sono presentati al nuovo parcheggio scambiatore di Castello, alle porte di Firenze venendo da Sesto Fiorentino e si sono cimentati nell'impresa. A concorrere c'erano l'assessore alla mobilità Vincenzo Bugliani che ha preso il treno e l'autobus, il consigliere provinciale Sergio Gatteschi, Sandra Giorgetti dell'esecutivo regionale e il presidente dei Verdi della provincia Paolo della Giovampaola "Poter utilizzare questo parcheggio, - ha detto l'assessore alla mobilità Vincenzo Bugliani- è una grande opportunità per tutti gli abitanti di Sesto e Castello che in 13 minuti possono raggiungere la stazione di Santa Maria Novella.
In questo modo si dà anche sollievo a quelle zone sulla direttrice Sesto - Firenze, come lo stretto di Via Reginaldo Giuliani, Piazza Dalmazia, Via Corridoni, Via dello Statuto, oggi nella morsa di traffico e smog. "Il parcheggio, ampio e con grandi spazi disponibili per auto, bus, motorini e biciclette, ottimamente servito dai mezzi pubblici (due linee di autobus, il 28 e il 2, più la linea ferroviaria), è stato promosso a pieni voti", hanno detto i Verdi. Buono per i verdi anche il servizio Ataf che garantisce una corsa ogni 6-7 minuti (tre corse l'ora il 2, sei corse il 28); il tragitto non è molto veloce, per la Stazione di Santa Maria Novella il 2 impiega 30 minuti, il 28 impiega 23 minuti; molto più competitive sarebbero le ferrovie, con un percorso di soli 13 minuti: ma il servizio è veramente scarso, solo due treni per SMN tra le 7 e le 8 del mattino, tre tra le 8 e le 9, un solo treno l'ora dalle 9,00 in poi fino alle 13,00.
"Non si può chiedere molto di più ad ATAF, - ha detto Gatteschi- si può e si deve chiedere molto di più alle ferrovie, che potrebbero in effetti essere fortemente competitive".
I Tempi di percorrenza sono stati i seguenti:
Treno più Bus 33 minuti in totale (17 minuti il treno e il resto in autobus con il n° 23)
Automobile: 40 minuti utilizzando il parcheggio delle Murate e da lì a piedi fino a Palazzo Vecchio
Motoscooter: 35 minuti
Bicicletta: 17 minuti
Soddisfatto della bicicletta il Consigliere Provinciale Sergio Gatteschi: "E' un gran mezzo per girare per Firenze, anche partendo da luoghi apparentemente lontani; con un pò di agevolazioni in più (piste ciclabili, percorsi protetti, rastrelliere) sarebbe usata di sicuro da quote importanti di cittadini; se poi ci fossero più treni metropolitani, e su tutti fosse possibile caricare le biciclette, quante automobili e motorini in meno avremmo a Firenze e comuni limitrofi?"
Una mozione «per impegnare il sindaco fare un passo indietro in merito agli aumenti delle tariffe dei parcheggi pubblici» è stata presentata dalla consigliera di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci.
«Domenici - scrive la Checcucci - deve tenere presente le già difficili condizioni con cui si trovano costretti a convivere i cittadini che gravitano su Firenze, senza dimenticare che i parcheggi per residenti non sono assolutamente insufficienti e che da una indagine condotta a livello europeo da un'importante associazione di parcheggi, l'Aipark, alla quale è associata la stessa Firenze Parcheggi, si evidenziava che nel 2002 i prezzi orari in assoluto più costosi in tutt'Italia erano proprio quelli adottati dalla società fiorentina, della quale il Comune è l'azionista di riferimento.
Ogni manovra che va a penalizzare la sosta non ha ragion d'essere perché non trova alcuna ragionevole giustificazione se non quella di una tassa aggiuntiva». La consigliera di Alleanza Nazionale chiede, in particolare, di «rivedere la tariffazione dei punti gialli, introducendo tariffe più ragionevoli in luogo dei 5 Euro per l'ora successiva ai primi 90 minuti», «di riconsiderare la politica della sosta a pagamento soprattutto in quei luoghi che solitamente sono utilizzati dagli automobilisti pendolari che lasciano la loro auto per poi utilizzare i mezzi pubblici, tipo la vasta zona di contorno a Porta Romana nella quale confluiscono gran parte delle auto provenienti dalla direttrice Firenze-Siena, e ripristinare spazi sosta anche non a pagamento» e, infine «prevedere moduli di tariffe agevolate per chi esibisce il biglietto del treno al parcheggio della Stazione, e prevedere inoltre quantomeno una tariffa giornaliera».
«Un grave e inspiegabile ritardo». Il giudizio è del capogruppo di "Insieme per l'Ulivo in Toscana" Giovanni Fittante, del consigliere dei Comunisti Italiani Luca Pettini, del consigliere dei DS Gregorio Malavolti e del capogruppo dei Verdi Alessio Papini e riguarda la vicenda «del ritardo con il quale è arrivato il parere di regolarità tecnica, da parte della direzione sviluppo economico, su una delibera che riguarda alcune modifica del regolamento del servizio taxi».
La delibera prevede, per esempio, un aumento delle multe fino a 900 euro ma, soprattutto, la sospensione della licenza da un minimo di un mese fino a quattro in caso di reiterazione fino al ritiro della licenza stessa.
L'atto era stato presentato da Fittante, Pettini e Malavolti ed è stata firmato anche da Riccardo Basosi e Lavinia Balata Orsatti (Margherita) e Alessio Papini (Verdi). «Il 15 ottobre scorso - hanno ricordato - è stata trasmessa alla direzione sviluppo economico la proposta di delibera di consiglio sull'inasprimento delle sanzioni nei confronti dei tassisti che alterano le tariffe. In base al regolamento del consiglio comunale tale parere doveva essere espresso entro dieci giorni dalla richiesta e solo diversi solleciti e addirittura un'interrogazione il parere è arrivato, seppur negativo».
«La delibera - hanno spiegato i quattro consiglieri della maggioranza - arriverà in consiglio comunale quanto prima. Ed il parere negativo è stato peraltro superato dalla legge finanziaria che restituisce ai Comuni piena potestà nel comminare sanzioni. Quanto alle modifiche al regolamento comunale si tratta di un atto dovuto che recepiscono una delibera regionale del marzo 1995 che prevede, le violazioni tariffarie da parte dei tassisti, la sospensione della licenza e non la semplice sanzione pecuniaria.
Ci siamo infatti accorti che ad oggi le sanzioni contro chi sgarra sono risibili e per questo abbiamo deciso di apportare alcune modifiche. Del resto i regolamenti comunali sono di competenza del Consiglio». «Il nostro obiettivo - hanno aggiunto concluso Fittante, Pettini, Malavolti e Papini - è quello di tutelare i consumatori e, così facendo, anche i tassisti onesti»